venerdì 12 ottobre 2012

GIUNI missione quattro il binomio fantastico in chiave digitale (per il laboratorio IV anno e per il laboratorio II anno gruppo B)

L'ultima missione per questa settimana consiste in una versione digitale del binomio fantastico proposto da Rodari. Nel nostro incontro avete scritto su mio invito, in un piccolo foglietto, una parola a vostra scelta. Abbiamo sorteggiato due foglietti. Le parole estratte sono: "blog" e "palla". Come vedete la dimensione ludica si esprime anche grazie al caso... :-) (il copyright sulle storie del blog come fonte di inenarrabile tedio è ovviamente mio). La missione è semplice: realizzare una storia in cui siano presenti le due parole estratte e pubblicarla come commento a questo post. Non necessariamente il racconto deve essere lungo. In questo tipo di attività ludica, più che farsi guidare dalla fretta di terminare, conta l'esplorare le possibili combinazioni, cercando accostamenti e trame inusuali (il divertimento sta proprio qui...).
Vi ricordo di firmare le storie con il vostro nickname.
il punteggio di questa missione è di 300 punti.
Il termine per la pubblicazione delle storie è la mezzanotte di domenica 14 ottobre.    

298 commenti:

  1. Dozzina,
    una bimba molto carina,
    ogni giorno nella sua stanzetta
    a giocar con una palla si diletta.
    Ma giocando in cameretta,
    la palla rimbalza e rompe ogni cosetta.
    Era sola la bambina,
    dai rumori la mamma esclama "Chissà che combina!".
    Così un giorno, disperata,
    ebbe una splendida trovata:
    sul computer le insegnò a trovare
    della gente con cui giocare.
    In un blog era racchiusa la soluzione,
    dove si affrontava qualsiasi tipo di discussione.
    E fu così che la solitaria Dozzina
    divenne presto una felice bambina:
    con i suoi amici ora poteva parlare
    anche stando lontana ad ascoltare.
    A giocar con le parole
    ora lei passava ore.
    (IV anno)

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    1. Trovo questa storia molto divertente e piacevole per la sua struttura in rima!

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    2. A me piacciono molto i racconti in rima e trovo che questo sia molto divertente e originale. Complimenti!

      Mondrian
      II Anno- Gruppo B

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    3. Trovo questa storia davvero originale, credo che ci voglia tanta fantasia nel produrla. Voto questo lavoro per l'originalità e la pazienza del creatore.

      MagicaMente IV anno

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    4. Voto questa storia perchè mi piacciono molto i racconti in rima e volendo sceglierne uno, decido di dare ad essa il mio voto perchè è stata la prima a creare questo genere di racconto nel blog. E' stata molto creativa e la storia è veramente divertente! Complimenti!

      Eufrosine.82 (IV anno)

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    5. La tua storia mi ha colpita
      e dopo averla letta son rimasta stupita;
      Io adoro le storie in rima
      e la tua è la più carina.
      Storie così son divertenti
      e quindi ti faccio i miei Complimenti!

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    6. Voto questa storia perchè oltre alla trama molto simpatica mi è piaciuto molto l'uso della rima. Complimenti!

      Hilaritas (II ANNO, gruppo B)

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    7. Dozzina ti faccio i miei complimenti per la tua storia! Ho deciso di votarti perchè sei stata tu a darmi l'ispirazione per creare la mia storia con l'utilizzo delle rime.

      miriamsims (IV anno)

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    8. voto questa storia perchè mi è piaciuta la fantasia di mettere una storia in rima... colplimenti!

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    9. Decido di votare questa storia non solo per la fantasia e l'impegno dell'autrice ma anche per il contenuto; ci spiega infatti la funzione di un blog e come può essere piacevole utilizzarlo. Complimenti!
      (nickname: Sposty gruppo B secondo anno)

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  2. White, l’agnellino più tecnologico del web,
    nel tentativo di calciare una PALLA vicino ad una pozzanghera si
    sporcò di catrame la zampa destra.

    Tre cornacchie che
    se ne stavano ad osservare la scena, cominciarono a
    ridere di lui.

    White decise di recarsi dai suoi amici per raccontare ciò che gli era successo.
    Tutti i suoi amici decisero ,in segno di solidarietà, di andare a sporcarsi
    la zampa destra e di pubblicare sul loro BLOG le foto della trovata più fashion del momento: la zampa destra dipinta di nero!

    Nell’ ovile non si parlava d’altro e le tre cornacchie non poterono più prendere in giro nessuno!

    (by GIOCO MATTO IV anno)

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    1. La storia di White l'agnellino è molto carina e adattissima ai bambini ma la zampetta sporca di catrame è un piccolo segno di come basta un niente, una piccolissima differenza per essere discriminati dagli altri ma poi allo stesso tempo può diventare un punto di forza, brava.(Liretta, M.F.Liberatore II anno)

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    2. voto il tuo racconto semplice e diretto inoltre permette di riflettere molto sulle grandi potenzialità dei blog e della rete in generale, attenzione però perchè se utilizzati in maniera scorretta potrebbero rivelarsi come un'arma a doppio taglio.

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  3. "Palla" o "Pala"?!

    Siamo nell'anno 3000. Precisamente, nel Natale dell'anno 3000. I bambini, non scrivono più a Babbo Natale con la consueta "letterina", ma inviano direttamente le proprie richieste commentando nel suo BLOG magico che smista, in tempo reale, i bambini cattivi dai bambini buoni.
    Un giorno Marco, un bambino di sei anni che aveva da poco iniziato la scuola, decise di postare un commento nel blog di Babbo Natale. Così cominciò a scrivere la sua letterina virtuale:
    "Caro Babbo Natale,
    Mi chiama Marco, ho sei anni e come dice il programma di smistamento automatico: sono anche un bravo bambino! Per questo natale, vorrei solo una cosa: una pala! Vorrei tanto avere una pala vera con cui giocare. Giocare come facevano i miei bisbisbisnonni: calciandola, lanciandola e fare i vecchi giochi, non più solo con le dita su uno schermo, ma con le miei mani e i miei piedi e in compagnia dei miei amici nella realtà e all'aria aperta: deve essere davvero bello!!! Almeno così ho letto su internet...spero tanto tu possa esaudire il mio desiderio.

    Grazie mille, un saluto cibernetico
    Marco"

    Ma, ahimè...il piccolo Marco non aveva notato l'errore! Essendo alle prime armi con la scrittura, non si era reso conto di aver scritto "PALA" invece di "PALLA"!!!
    La mattina di natale, quando il piccolo Marco aprì il suo regalo, cosa vi trovò?!

    Una lettera, che non aveva mai visto fino a quel momento, scritta da Babbo Natale in persona e un pacco.
    Marco aprì la lettera e cominciò a leggere ad alta voce:

    "Caro Marco ohohohohohohohohoh,
    Attento alle doppie potrebbero costarti un regalo indesiderato o un brutto voto a scuola!!!! Non dimenticare che "PALLA" ha due "elle" mentre la "PALA" solo una!!!! Non mi piace deludere i bambini bravi e buoni come te e quindi perdono il tuo errore, perché sono Babbo Natale e rendere felici i bambini è il mio mestiere!!! Sii più attento la prossima volta ohohohohohoh!!!
    Un grosso abbraccio e....BUOOOON NAAATAAALEEEE!!!
    Babbo Natale3000"

    Marco, aprì il pacco e vi trovò una bellissima palla rossa! Era felicissimo, cominciò a calciarla e a farla ribalzare ovunque. Ruppè anche un vaso!!!
    Però da quel giorno, non sbagliò più le DOPPIE!

    Trinity, II anno

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    1. Ho scelto la tua storia perchè è una delle poche ambientata nel futuro, hai cercato di immaginare cosa potrà succedere e a me è piaciuta molto questa tua immedesimazione in un tempo prossimo.Probabilmente, come racconta la tua storia, i bambini non sapranno più come è fatta una vera palla, ma avranno il desiderio di maneggiarla, spinti dalla curiosità dei racconti che faremo loro, quando noi ormai saremo vecchi.

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    2. io voto per questa storia perchè accuratissima e ricca di piccoli particolari, e penso che sia una storia carina da raccontare ai bambini! molto bella complimenti!!!
      indovinachi? secondo anno gruppo B

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    3. Aloisia (IV anno)
      Questa storia mi ha colpito tantissimo pechè oltre ad essere coinvolgente, credo che potrebbe essere utile anche per fini didattici. Ad esempio per spiegare ai bambini l' importanza dell' uso delle doppie.

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    4. Mi piace molto questa storia, la trovo molto originale, divertente ed utile in campo didattico.

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    5. ho dimenticato di esplicitare anno e gruppo.
      2 anno gruppo B

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    6. Irelia IV anno
      Ho scelto di votare questa storia perchè la trovo molto originale, simpatica e particolare.

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    7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    8. Ho deciso di votare questo racconto perchè trovo molto originale il fatto che sia ambientato nel futuro e poi sono d' accoro con gli altri, in quanto penso che possa essere utilizzato per fini didattici, per far capire l'uso delle doppie.

      Mondrian
      II Anno- Gruppo B

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    9. voto questo racconto perchè fa capire quanto sia importante lo studio in genere e il saper scrivere bene.

      blondgirl007
      gruppo B

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    10. Ho scelto questo racconto perchè è molto carino, originale e anche simpatico!!

      Pacchianella92, II anno gruppo B

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    11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    12. Ho scelto questo racconto non solo per l'originalità della trama, ma soprattutto perchè penso sia una storia da poter utilizzare per fini didattici per coinvolgere gli allievi nell'apprendere l'uso delle doppie.

      II ANNO, gruppo B

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    13. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    14. Voto questa storia perchè oltre all'idea bellissima di giocare sul periodo natalizio (che è uno dei miei preferiti) ho trovato molto interessante e utile l'attenzione alle Doppie, cioè l'attenzione alla lingua italiana. Grazie a questa storia si può far capire ai bimbi come utilizzare bene la nostra lingua.

      Dreamcatcher II anno Gruppo B

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    15. Voto questo originale raccanto perchè oltre a deliziare e sollazzare il 'piccolo lettore', è in grado di guidarlo nella comprensione delle doppie e nel loro non sempre facile utilizzo.
      IV anno

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    16. Voto questa per la fantasia e l'ambientazione futuristica.
      Sigifrit (II anno Gruppo B)

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    17. Ho scelto questo racconto perchè mi ha colpito la fantasia della storia, l'accostamento tra il vecchio e il nuovo, tra lettera reale e lettera virtuale. Un bell'esempio di evoluzione dei tempi, ma ciò che conta resta immutato come, in questo caso, la bontà di Babbo Natale...

      Rimabaciata II anno Gruppo B

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  4. Palla nel Paese di Webland.

    Palla viveva nel paese di Webland. Gli abitanti di Webland erano tutti molto frenetici e ognuno aveva il suo compito preciso. I Wiki si occupavano di scrivere il giornale in cui venivano pubblicate le notizie più interessanti, i Maps dedicavano le loro giornate a dare indicazioni stradali e i Translator si occupavano delle relazioni con i paesi stranieri. Blog, famoso e ammirato sindaco di Webland, ogni giorno faceva delle riunioni in cui esprimeva e condivideva con i suoi amici le idee su quanto accadeva a Webland. Palla, invece, si era appena trasferita e non aveva ancora un lavoro quindi passava le sue giornate a passeggiare per le strade del paese fino a che, un giorno, arrivata avanti al palazzo Google, nel quale vivevano Blog e tutti i suoi amici, decise di entrare. Nel palazzo Google riuscì a parlare con Blog e spiegò che, essendosi appena trasferita, non era ancora riuscita a trovare un lavoro adatto a lei. Palla era molto simpatica e Blog decise di aiutarla. Nei giorni successivi Blog fece fare a palla tutti i lavori che riusciva a trovare. Provò a fare la Block Notes e segnare gli appuntamenti di Blog, provò a fare la Picasa per organizzare le foto ma quei lavori non le piacevano e non si sentiva realizzata. Continuò a provare per tanto tempo ma in nessun posto si sentiva a suo agio. Un giorno Blog e Palla stavano camminando quando un piccolo Pixel si avvicinò a Palla. I due iniziarono a giocare e sia il piccolo Pixel che Palla si divertivano tanto. Blog li guardò e subito capì che ciò che Palla amava fare era giocare con i Pixel così decise di mandarla a lavorare a Spazio Games, un paese vicino a Weblandia. Palla, così, si trasferì a Spazio Games e passò la sua vita a giocare con i piccoli Pixel.

    Dreamcatcher (II anno, Gruppo B)

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    1. Ho scelto questa storia perchè mi piace l'idea di trasferire, in tono ludico, i termini in inglese e tecnologici che più utilizziamo al giorno d'oggi.

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    2. Voto questa storia perchè la trovo originale!
      Quici Raffaella II anno

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    3. Voto questa storia perchè mi ha molto colpito, direi che è la storia più "tecnologica".
      Quici Martina II anno gruppo B

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    4. Questa storia si contraddistingue per la fantasia usata nel renderla così...tecnologica! (IV anno)

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    5. voto questa storia perchè mi ha colpito la trasposizione dei termini informatici in chiave umana.
      blondgirl007
      II anno, Gruppo B

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    6. Voto questa perchè mi piace l'idea di rendere umani gli elementi tecnologici.

      Sigifrit (II anno Gruppo B)

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  5. C’era una volta una Palla do colore nero. Tutti la prendevano in giro perché il Nero nel mondo della superstizione portava sfortuna. Palla abitava in un piccolo paese, quadrato e superstizioso.
    Un bel giorno di primavera, stufa di questa situazione apre un blog. Il blog parlava della sua vita e di tutti i giochi divertenti che si potevano fare con lei e con qualsiasi palla.
    Il blog ebbe un successo mondiale e diventò famoso attraverso gli sponsor, le ospitate televisive, le sagre del paese e i libri pubblicati. Palla era diventata ricca, famosa e ammirata da tutti. I concittadini per ricevere un po’ di prestigio dal successo di Palla, cambiò la logistica del paese da quadrato a sferico e ovunque spuntarono botteghe che richiamavano la sfera. La superstizione fu dimenticata.
    Morale: La Palla attraverso il blog e il successo che ne derivò aveva cambiato la sua vita e il modo di pensare della gente del suo paese.

    Papisha II anno, gruppo B

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    1. Ho votato questa storia perché secondo me ci fa riflettere che il mondo è molto influenzato dai mass-media,internet e da tante altre fonti di comunicazione nel scegliere o apprezzare una cosa che si ha...

      Puffetta :) (II anno)

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    2. Ho scelto questa storia perchè ci fa capire che basta un poco di popolarità per far cambiare idea alle persone.

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  6. QUELLO CHE I BLOG NON DICONO
    Salve a tutti,
    mi chiamo Sfida sulle ali della fantasia… Perché mi guardate con quell’espressione sconvolta, come per dire “Che razza di nome è?!” Dopotutto io potrei pensare la stessa cosa dei nomi di voi umani! Io sono un blog e questo è il nome che mi ha dato la mia padroncina Dolly. Sono nato la scorsa settimana… Noi blog abbiamo un tempo di crescita minore rispetto a voi umani, perciò non meravigliatevi se, dopo solo una settimana di vita, riesco ad elaborare riflessioni e frasi di senso compiuto! Un’altra differenza tra noi blog e voi esseri umani sapete qual è? Che mentre voi passate un’intera vita a martoriarvi il cervello per cercare di capire il senso della vostra esistenza, noi sappiamo, sin dalla nascita, lo scopo della nostra vita: il mio è quello di guadagnare punti. La mia padroncina, infatti, sta partecipando ad un gioco a punti e mi aggiorna in continuazione per ottenere una buona valutazione da parte del suo professore. Siccome lei è stata così gentile da farmi nascere e mi rende ogni giorno più bello, voglio farle una sorpresa: farle guadagnare qualche punto attraverso questo intervento. “Cos’ha di speciale quest’intervento?” vi chiederete. Beh, per prima cosa è stato scritto da me in completa autonomia (provate voi a scrivere un racconto dopo una sola settimana di vita!), ma la cosa più importante è che sto per svelarvi un segreto: quello che i blog non dicono. Voi di giorno ci vedete come un insieme di post passivi, completamente nelle mani dei nostri padroni che possono manipolarci a loro piacimento. Ma di notte? Beh, la notte è tutta un’altra storia! Di notte inizia la nostra vera vita, una vita sociale, come la vostra! Appena i computer si spengono, le parole che ci compongono possono finalmente sgranchirsi, stanche di stare immobili per tutto il giorno, sotto l’occhio indiscreto dei visitatori. Finalmente, di notte, ogni blog ha la sua libertà, e le parole possono muoversi liberamente, a patto di tornare al proprio posto all’arrivo di visitatori umani. “Cosa fanno i blog di notte?” Vi chiederete. La risposta è molto semplice: tutto ciò che voi fate di giorno. Dopo aver fatto spesa su ebay, ci rilassiamo facendo una passeggiata su piazza Facebook o giocando nel parco giochi Giochixl. Inoltre, di notte, troviamo anche il tempo per visitare i nostri cari fratelli defunti: i blog di Windows Live Messenger, che, dopo il boom del 2008, sono morti per overdose di visite e il nostro caro amico Megavideo, condannato a morte per accusa di pirateria. Cari lettori, ora devo proprio lasciarvi perché si è fatto tardi ed è arrivato il momento di sbrigare alcune faccende per poi rilassarmi un po’ dal mio amico Youtube, che riesce sempre a trasmettermi allegria e a tirarmi su il morale anche nei momenti più brutti, grazie alla sua musica “a palla”. Vi saluto tutti e chiedo al professore della mia padroncina di farmi fare bella figura con lei, regalandomi qualche punticino ;)
    P.S. Mi raccomando, non svelate il segreto! Acqua in bocca… schhhhh! :)

    Dolly nel paese dei balocchi - II anno, gruppo B

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    1. Nickname: Maggie
      II anno,Gruppo B

      Ho scelto questa storia perché mi sembra una delle più fantasiose e mette in evidenza gli elementi del mondo virtuale in chiave ludica.

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    2. Nickname: Nutella
      II anno, Gruppo B

      Mi è piaciuta questa storia perché nonostante sia fantastica sono riuscita ad immaginarla. Ho trovato molto originale il senso dato al termine palla usato in quel contesto.

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    3. Ho scelto la tua storia perchè hai reso il blog un essere animato pur ambientandolo nel mondo reale, ma soprattutto a me è piaciuto il modo inusuale in cui hai usato la parola palla.Personalmente non mi sarebbe mai venuto in mente di usare palla per "musica a palla", poichè pensando alla palla mi viene spontaneo far riferimento a quella con cui si gioca.
      2 anno gruppo B

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    4. Ho deciso di scegliere questo racconto perchè mi ha colpito molto, in quanto è diverso da tutti gli altri. è molto fantasioso e ha saputo rendre il blog un vero essere animato.

      Mondrian
      II Anno- Gruppo B

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    5. Voto questo racconto perchè mi è piaciuto molto! E' diverso dagli altri e molto fantasioso ed anche ironico!
      Complimentiiiii!!

      Pacchianella92, II anno gruppo B

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    6. Voto anch'io questa storia perchè mi è piaciuta moltissimo! E' originale e simpatica!

      Carbonella, II anno gruppo B

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    7. Voto questa storia poichè ammiro il modo in cui l'autrice ha reso animato il suo blog!
      Quici Raffaella II anno

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    8. Voto questa storia come la più originale! Davvero carina
      Martina Quici II anno gruppo B

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    9. Voto questa storia perchè affascinata dall'inusuale e seducente confronto tra gli 'umani' e i 'blog'. particolarmente avvincente è quel 'Ma di notte...'
      IV anno

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    10. Ho scelto questo racconto per la sua simpatia, mi è piaciuto molto l'incastro nella storia di tutti i siti più famosi, compreso il defunto, ahimè, Megavideo e l'amico Youtube che spesso vado a trovare anch'io per rilassarmi!
      Ahahahah!!! Simpatica davvero!! Complimenti!

      Rimabaciata II anno Gruppo B

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    11. voto la tua storia perchè mi è piaciuto molto come sei riuscita a spiegare il ruolo e il funzionamento del blog, in maniera divertente e creativa!!
      R.Cristinziano (IV anno)

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    12. Voto questa storia perchè mi sembra molto utile didatticamente, il ruolo e le caratteristiche del blog sono introdotte in maniera simpatica e giusta soprattutto per i bambini.
      Thaimiti IV anno

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  7. Natale 2013. Casa Rossi. La famiglia è riunita attorno al grande e ricco abete tutto addobbato a festa; è quasi arrivata la mezzanotte, i bambini non vedono l’ora che mamma Stella dica: “ È Natale!!! Scartiamo questi regali!!!” ed ecco che, scoccata la mezzanotte, tutti entusiasti si accingono nello spacchettare i vari doni. Un urlo di gioia: è Giulia, la signorinella di casa, contentissima per aver trovato sotto l’albero quello che desiderava. Corre ad abbracciare i nonni: -“ grazie grazie grazie!!! È bellissimo, sono felicissima!”. Nonno Pino e nonna Dora abbracciano forte Giulia e poi subito vengono assaliti dai baci affettuosi dei loro 4 amatissimi nipoti. Giulia corre in camera a prendere un quaderno; lei ama la poesia e su quel quaderno le ha raccolte tutte. Ne ha scritta una pochi giorni fa per i suoi dolcissimi nonni. Scappa nella sala da pranzo e con il suo quaderno a fiori blu inizia a recitare loro:
    grazie perché affetto più vero del vostro non c’è
    perché sapete prendervi cura di me
    per ogni sorriso che mi donate
    ogni attenzione e ogni piccolo gesto.
    Siete e sarete per sempre il mio riferimento;
    e come in un blog terrò ben ordinati e scritti per bene
    i vostri insegnamenti, i vostri consigli e il vostro amore
    nel mio cuore.
    Tutti un po’ commossi fanno un caloroso applauso a Giulia, e così continua il rito dello "spacchettamento" ed ecco che mamma Stella mostra a tutti ciò che ha ricevuto in dono dai suoi alunni della terza B : una grande e luccicante palla di Natale, tutta decorata con la porporina rossa e dorata. -”Presto, aiutatemi, appendiamola al nostro albero!”.
    Ed ora con l’allegria e l’atmosfera che solo il Natale dona la famiglia Rossi si gode questo magico momento.

    indovinachi? II anno gruppo B

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    1. La tua storia mi è piaciuta molto!! Anticipa già la magia del Natale ed è anche molto dolce!!

      Pacchianella92, II anno gruppo B

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    2. Bella! Unisce la dolcezza dei bambini con la figura sempre presente dei nonni!

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  10. C'era una volta "ZetaBlog" un'aquilone spaziale. Era fatto d'acciaio e a forma di clessidra; era tutto grigio e veniva manovrato da un telecomando particolare...Infatti, ZetaBlog era un aquilone speciale, perché girovagava nei giorni di pioggia per permettere a tutti i bambini tristi, che non potevano uscire, di giocare insieme, condividere pensieri, divertirsi e rallegrare i loro cuori. ZetaBlog era li pronto ad intervenire nei momenti di bisogno dei bambini e più veniva chiamato ad intraprendere nuove missioni, maggiore era l'energia che accumulava per poter vivere.
    In un giorno di sole però, dalla finestra del suo centro spaziale di ricerca, controllato da bambini scienziati, aveva visto dei bambini felici giocare con uno strano oggetto a forma di "palla" che volava in cielo col vento e, desiderò all'improvviso diventare come lui. Così in un giorno di pioggia, dopo aver portato a termine un altra delle sue missioni, tentò e riuscì a sfuggire al controllo del telecomando spaziale e volare libero tra le nubi. Quando spuntò il sole, purtroppo, privo ormai di energie, ZetaBlog precipitò in un'arcobaleno magico dove galoppavano degli unicorni brillanti che facendo amicizia con lui, scoprirono il suo desiderio di diventare un aquilone vero come tutti gli altri.
    Gli unicorni riuscirono ad esaudire il suo desiderio e l'aquilone visse per sempre con loro per far felici i piccoli unicorni.

    Ora potrete vedere ZetaBlog volare felice ogni volta che apparirà un'arcobaleno.
    R.Cristinziano( IVanno)

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  11. VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELL’IRREALTA’

    Lei era una palla intelligente, troppo intelligente, e non meritava di essere presa a calci nel fango di quel cortiletto da anni, tutti i pomeriggi, da quei quattro nullafacenti perdigiorno.
    Così, quando con l’ennesimo calcio finì nel vetro della finestra e poi nella schermata di quel computer, fu felice di pensare che si sarebbe finalmente bucata e avrebbe esalato il suo ultimo respiro di aria viziata, chiusa in quel cuoio da anni ed anni.
    Invece, qualcosa di nuovo e di strano la risucchiò, come un vortice delizioso, in un mondo sconosciuto, colorato, fantastico, dove rotolava e saltava tra mille orizzonti mai visti, tra mille paesaggi sognati o mai immaginati, tra mille voci e canzoni e suoni e rumori e polemiche. Dove le altre palle come lei parlavano, cantavano, mutavano e facevano cose strabilianti.
    E, saltando di link in link, di blog in blog, di post in post, si ritrovò improvvisamente tra le mani di uno dei nullafacenti, sollevato perché lei non si fosse bucata, e l’odiosa partita nel fango potesse continuare.
    Lei provò un brivido: era di nuovo triste, ma la sua mente era aperta, i suoi orizzonti erano cambiati, il suo mondo era ingrandito. Si sentì come rinata e provò quasi pietà per loro, così piccoli e chiusi nel fango della loro mente.
    By Fior di Diavola

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    1. Giuliana Paga
      II anno nickname: raggix
      MI ha colpito molto per la sua semplicità, è facile, simpatica e molto fantasiosa per i bambini.

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  12. IL PAESE ALL’INCONTRARIO.

    In un posto molto lontano della Terra precisamente nel paese All’Incontrario dominava la felicità.
    Monti, fiumi ,laghi, mari, tutto era splendido e pulito, ogni abitante viveva da vero re possedeva una casa, un lavoro, il calore di una famiglia , molti soldi e tanta cultura.Tutti gli abitanti di "All’incontrario” però sapevano che tanto benessere era possibile solo grazie a una formula magica contenuta nel Blog,un diario nascosto nel castello "Sottosopra".In comune accordo,tutti i cittadini Incontrarini avevano deciso di far vigilare il diario contenente la formula da Palla.
    Palla era una cittadina molto onesta che aveva le qualità adatte a una vera vigilante:era sveglia e scattante e svolgeva con dovere il suo lavoro, continuava a rimbalzare di qua e di là assicurandosi che nessuno entrasse nel castello.

    Nel frattempo HACKER il primo cittadino Del paese di" Virusopoli" aveva una gran voglia di appropriarsi della formula magica per riportare ordine e felicità nel suo paese ormai distrutto dalla corruzione e dalla delinquenza ,per far ciò da mesi stava progettando un piano malefico che gli permetteva di entrare di soppiatto nel castello"Sottosopra" e rubare la formula .In una notte scura Hacker riuscì a colpire alle spalle Palla intontendola ,una volta entrato si trovò di fronte la teca che conteneva il blog ,la ruppe, e aprendo il diario con suo stupore trovò UNA PAGINA VUOTA anziché una formula...CHE DELUSIONEEE!!Hacker tornò rattristato e sconfitto nella sua casa a Virusopoli .
    Ma la pagina vuota fu davvero uno scandalo per tutta la città ,soprattutto Palla non riusciva a darsi conforto per l'accaduto ,pensare che aveva sorvegliato per anni una formula che non esisteva ..continuava a domandarsi : "Se non esiste alcuna formula da dove proviene mai tutto questo benessere?".
    Per trovare delle risposte alla sua domanda si recò dal saggio del paese Namdlo che ai dubbi di Palla rispose con una risata e una semplice frase: " Ah ah che ingenua che sei !!! Vedi Palla la felicità dipende dalle buone azioni di ognuno di noi e la formula C'è,ma è contenuta soltanto nei nostri cuori".
    Claudia Doganiero. IV anno

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    1. Voto questa storia come la più originale e adatta ai bambini.
      Martina Quici II anno gruppo B

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    2. Voto questa storia perchè è semplicemente divertente ed educativa... insegna che per essere felici basta poco e che una buona azione al giorno aiuta ad esserlo.

      Amazon II anno (gruppo B )

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    3. voto la tua storia perchè la trovo molto adatta ai bambini, è fatta bene nei particolari e soprattutto il finale sarebbe di grande insegnamento per i bambini!
      R.Cristinziano (IV anno)

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  13. In una grande città lontana abbandonata in una cantina, viveva una piccola PALLA sgonfia e malconcia. Essa viveva da anni da solo, dimenticata dalla sua padroncina, la quale l'aveva messa via dopo averne comprata una migliore. Palla si sentiva sola e un giorno nel girovagare in quella piccola stanzetta si rese conto che la mamma della sua padroncina vi aveva posto un computer ormai inutilizzato. Un giorno saltando per la stanza inciampò e rimbalzò contro il computer che improvvisamente si accese; Palla meravigliata provò ad utilizzarlo e navigando sulla rete imbatté in un bellissimo BLOG. Palla ne rimase meravigliata e decise di aprirne uno tutto suo. Dopo giorni ricevette commenti di altri giocattoli nella sua stessa condizione, abbandonati dai propri padroncini. A quel punto si sentì molto rincuorata e felice di poter finalmente comunicare con il mondo!
    (IV anno)

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    1. Voto la mia storia per l'impegno che ci ho messo nel produrla! ;)

      MagicaMente IV anno

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  14. BIGHELLONANDO

    Una volta Pelle,figlio di Apollo, fece una palla di pelle di pollo.
    Tutti quanti vennero a galla per vedere il blog fatto da Pelle figlio di Apollo.
    Nel blog c’erano belli,buoni,brutti e giocavano tutti.
    Post, file e commenti parvero subito soddisfacenti e coinvolsero tutti i presenti.
    Ad ognuno e in ogni momento parve subito il gioco più bello del mondo, che per quanto rotondo lo vissero tutti scrivendo,chattando,postando.

    Puffetta:)
    II anno

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    1. Voto questo racconto per la sua simpatia! :)

      MagicaMente IV anno

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    2. Dal sapore leggero e divertente; leggendo abbiamo l'impressione di sapere già come finisce, ma a sorpresa la nota filastrocca cambia e ci diverte perché mette in discussione le nostre certezze. Complimenti alla fantasia e al coraggio di cambiare con successo una filastrocca famosissima!!
      Papisha II anno gruppo B

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    3. Ho scelto questo racconto perchè ho trovato piacevole la reinterpretazione in maniera moderna e gioiosa di questo scioglilingua.

      daisy II anno gruppo B

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  17. Tommy è un ragazzo biondo,alto con gli occhi azzurri e il naso a patata.
    Un giorno,come tutti gli altri, Tommy va a scuola e come prima ora di lezione ha informatica.
    La maestra dà un compito ben preciso da svolgere, invece Tommy va su Internet, apre il suo blog e invece di fare l'esercizio passa tutta l'ora a guardare foto di ragazze.
    Ma la maestra lo becca e lo mette in punizione durante la ricreazione impedendogli di scendere giù nel cortile a giocare con gli altri bambini.
    Tommy si addormenta durante la ricreazione e sogna di avere una Ferrari rossa con cui uscire la sera, di essere ricco e di avere tante belle ragazze.
    Poi sogna di essere a Torino e partecipare alle olimpiadi di palla a nuoto,battendo i tedeschi.
    Alla fine la maestra lo sveglia e gli mette un "meno" per aver dormito durante tutta la sua ora di lezione.
    Mentre Tommy torna a casa, dei bambini ribelli lo picchiano vicino ad un cassonetto dell'immondizia. Così Tommy cerca di chiamare la polizia ma i bambini bulli scappano via.
    Tommy riconoscendoli subito li indica alla polizia gridando: <>.
    A quel punto torna a casa e vive il resto della sua vita tranquillo mentre i furfanti sono in galera.

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    1. voto la mia storiella perché credo che nel suo "piccolo" anch'essa è bella e per questo voglio premiare il mio impegno.

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  18. Ciao sono Blog soldatino permaloso
    birichino e assai curioso.
    Il mio nome è molto strano
    e ve lo spiego in questo brano.
    Son di origine americano
    e son volato fin qui in aeroplano.
    Quasi nessuno il mio nome vuol usar
    perché altri ne vogliono inventar.
    Ora a voi vorrei presentare
    un’amica assai particolare
    con cui mi diverto a giocare.
    Nell’acqua resta a galla:
    il suo nome è Palla.
    Di forma tonda e a fantasia
    è la migliore che ci sia;
    il suo difetto è la gelosia
    e mi fa litigare con chiunque sia.
    L’altro giorno vicino al mare
    un altro soldatino ha fatto scivolare
    e lui poveretto
    è rimasto un giorno a letto.
    Così finisce una giornata
    da Blog e Palla animata.
    La finestra così si chiuderà,
    tutto il mondo fuori resterà
    ma un’altra giornata ripartirà.

    Nickname: Nutella
    II anno, Gruppo B

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    1. Nickname: Maggie
      II anno, Gruppo B

      Ho scelta questa scelta perché ritengo che sia la più bella storia in rima, è ben articolata e stimola la curiosità a leggerla fino alla fine.

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    3. Nickname: Nutella
      II anno, Gruppo B

      Scelgo di votare la mia storia perché mi sono impegnata nella realizzazione e ad unire il mondo del web con il mondo del gioco, ad esempio il doppio aspetto che ha il termine finestra se riferito alla tecnologia o semplicemente ad un elemento concreto.

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    4. voto questa storia perchè l'ho letta con curiosità tutta d'un fiato, e trovo che sia molto creativa!!
      indovinachi? secondo anno gruppo B

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    5. Ho scelto la tua storia perchè mi piacciono i racconti in rima e secondo me hai saputo stilarne uno raccontando una bella storia ma nello stesso tempo usando la rima in un' ottima maniera.Io non ho il dono o la capacità di scrivere in rima. Apprezzo lei e tutti gli altri che hanno scritto in questa maniera.Questa storia tra tutte quelle scritte così penso che sia la più bella.
      2 anno gruppo B

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    6. Voto questa storiella perché mi piace molto la rima, trovo non semplice comporre versi in rima perciò è da apprezzare chi è riuscito a farlo!
      Gioco Matto
      IV anno

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    7. Voto questo racconto in rima, perchè creativo e al tempo stesso semplice. Complimenti!!!
      IV anno

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    8. Voto questo racconto in rima perchè è secondo me quello più bello tra quelli in rima. Secondo me scrivere un racconto in rima non è facile, e questo racconto oltre ad essere ben articolato e anche molto interessante soprattutto per i bambini.

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    9. Voto questa storia per esprimere i miei complimenti all'autrice e perché penso che che sia la storia in rima più bella e meglio composta. Ancora complimenti!
      (nickname: Sposty gruppo B secondo anno)

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  19. C'era una volta un piccolo gallo nero che veniva sempre escluso dal gruppo, nessun altro gallo o gallina volevano giocare con lui perchè era diverso. Così tutti lo deridevano! Un bel giorno arrivò in campagna Ricky, un bambino molto socievole e dolce, che portava sempre con se una palla rossa. Giocando la palla andò a finire nel recinto dei galli. Tutti i galli scapparono tranne uno, il gallo nero, che riportò la palla a Ricky. Da allora i due diventarono amici e Ricky tutti i giorni andava in campagna per giocare con gallo nero e raccontargli tutte le sue avventure. Un giorno però, arrivato in campagna non trovò più gallo nero e pensò che fosse stato rapito. Disperato per aver perso il suo fedele amico decise di creare un blog in modo che chiunque avesse avuto sue notizie avrebbe potuto scriverci su e lui sarebbe stato sempre informato. Ma i giorni passavano e il blog restava vuoto. Soltanto una volta cresciuto scoprì che gallo nero non era stato rapito ma, era stato mangiato!

    Mondrian (II Anno- Gruppo B )

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    1. Ho scelto di votare questo racconto perchè è molto carino e divertente!

      Carbonella, II anno gruppo B

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  20. IL RISCATTO DI SIMONE
    Simone era sempre in casa. Non aveva amici. I suoi compagni di scuola lo emarginavano perché non sapeva giocare a basket, in quanto la sua bassa statura non gli consentiva di segnare ed essere considerato parte integrante del gruppo. Eppure Simone adorava il basket! Si accontentava di passare i pomeriggi in camera davanti al computer. Era capace di guardare per ore intere il blog del più grande giocatore di basket, un mito per lui: Michael Jordan. In particolare, era affascinato da una foto del suo blog: al centro c’era lui, il gigante, in tutta la sua prestanza, imponenza, monumentalità. Faceva volteggiare una palla rosso vivo, raggiante, veloce. “Quanto vorrei avere quelle lunghe gambe, quanto vorrei essere capace di destreggiare quella palla, darei tutto solo per poterla avere tra le mani!” pensava con aria sognante, ma ancora per poco. Era il solito pomeriggio: Simone era come sempre sul blog di Jordan. Improvvisamente si accorse di vedere lo schermo in modo diverso, quasi tridimensionalmente, come se quella palla meravigliosa ne fuoriuscisse. «Mio Dio! Cosa sta succedendo? Sto sognando?» esclamò Simone impaurito. «Tranquillo! È tutto vero! Sono la palla di Jordan in persona». «Mi sto sentendo male! Mamma, papà, c’è nessuno in casa? Aiuto!» gridava ancora Simone.«Ehi, non era quello che avevi sempre sognato? Sono qui, davanti a te! Sono venuta per aiutarti!».«Non posso crederci! La palla di Jordan in camera mia! Tu pensi, parli, riesci a leggere i miei pensieri e i miei desideri!».«Già! So che i compagni della tua squadra di basket non sono molto gentili con te e che stai passando un periodo difficile. So anche che domani si disputerà la finale del torneo! Per questo ho deciso di raggiungerti e di venire in tuo aiuto. Vuoi davvero stupire i tuoi compagni e dare loro una bella lezione?».«Sì, ma non so proprio come potresti aiutarmi. Sono basso, non mi passano mai la palla e mi fanno sentire un intruso. Non so se domani mi presenterò in campo, nessuno crede in me. Sto seriamente pensando di abbandonare il basket».«Neanche per scherzo! Non preoccuparti, fidati di me. Questo è il mio piano: domani mi troverai al centro del campo. L’unica cosa che ti chiedo di fare è seguirmi, prendermi fra le mani quando verrò verso di te e tirarmi verso il canestro. Non preoccuparti della tua scarsa mira: troverò io il modo di centrare l’obiettivo e di farti segnare. Vedrai, riuscirai a riscattarti!» E la palla scomparve nel nulla.Simone era rimasto piuttosto scosso da quell'incontro inaspettato, non credeva ancora ai suoi occhi! E non credeva neanche alla buona riuscita del suo piano. Andò a dormire pensieroso.Il giorno della resa dei conti era ormai arrivato e Simone, nonostante le parole della magica palla, era sempre più diffidente riguardo alla promessa che questa gli aveva fatto ed era sempre più convinto di ripetere l’ennesima figuraccia in campo. Mancava poco all’inizio della partita e Simone si diresse, con aria affranta e disillusa, negli spogliatoi. Qui incrociava sguardi di disprezzo, di ostilità nei suoi confronti. Simone avrebbe preferito scomparire nel nulla. Non vedeva l’ora che la partita terminasse. Le due squadre entrarono in campo; tutti i fischi e gli insulti erano rivolti a lui:«Nanetto, togliti dai piedi!».«Puffetto, vai a casa!».La magica palla di Jordan era al centro del campo. Simone la fissava ed era come se questa gli trasmettesse grinta e coraggio. La partita cominciò e, sin dai primi secondi, si notava la straordinaria intesa tra Simone e la palla: questa, scattante e determinata, non si lasciava afferrare da nessuno che non fosse Simone, il quale cominciava a fare un canestro dopo l’altro. Fu così che le grida e gli insulti si trasformarono in urla di ammirazione: la standing ovation era tutta per lui! Il ragazzo, ancora incredulo, corse verso la palla, la strinse a sé e pianse lacrime di commozione. I compagni, che fino a quel momento lo avevano isolato e umiliato, si strinsero attorno a lui: per la prima volta nella sua vita Simone si sentiva un vero campione!
    II anno

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  21. non pensavo che creare un blog e utilizzarlo per fini didattici potesse essere tanto interessante e divertente;quasi come giocare con una pallaa(questo da un vero amante della palla intesa come pallone/calcio).

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    1. Voto questa storia per la sua lapidarietà! ahah
      Quici Raffaella II anno

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  22. GOMITOLO IL GATTINO SCRIVANO
    C’era una volta una bambina che aveva un gattino di nome Gomitolo. La bambina andava a scuola e il gattino era costretto a giocare da solo, con i numerosi giochi che la sua amata padroncina gli aveva comprato. Una mattina la sua padroncina prima di andare a scuola dimenticò di spegnare il computer, Gomitolo lo notò. Mentre giocava da solo fece cadere la palla sulla tastiera del computer. La palla si bloccò, il gattino saltò sulla tastiera per recuperarla. Nel prenderla con le sue piccole zampine pigiò dei tasti. Poche ore dopo la bambina tornò a casa e andò al computer e trovò la parola Blog sul programma che aveva lasciato aperto. La bambina capì che era stato Gomitolo e da quel giorno decise di insegnargli a scrivere tante parole .
    Da quel giorno Gomitolo diventò famoso scrivano.

    Daisy Gruppo B II anno

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    1. una storia carina, che apre la mente all'improbabile e alla casualità del fato... anche a pensare fuori dagli schemi della realtà.
      Papisha II anno

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    2. Ho votato questa storia perché è molto sfiziosa e divertente!!! :):):)

      Puffetta :) (II anno)

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  23. C'era una volta un prato dove i grilli giocavano a PALLA. E davano calci molto forti, perchè, come tutti sanno, hanno zampe robuste. Facevano da palla delle mimose gialle e ben rotonde, rotonde proprio come una palla. Pensate che una volta ci andò anche il ramarro BLOG a vedere la partita. Gli piacque tanto che rimase a bocca aperta. Ma proprio in quel momento il grillo più forte di tutti sferrò un tiro: la palla fini dritta dritta nel bocca di Blog.

    - Goal - gridarono tutti i grilli.
    - Goal - dissero anche le farfalle che guardavano la partita
    - Goal - dissero in coro le api.

    Blog, incurante del frastuono, chiuse la bocca e mangiò la palla. Era buona da mangiare, perchè, come sapete, non era una palla vera, ma un fiore di mimosa!

    Antonella nardone IV anno

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Scelgo questa storia perché, all'infuori del linguaggio, non ha nulla di classico e tradizionale. Anzi, è proprio al confine tra la semplicità della forma e la stravaganza e assurdità del contenuto. Disattende perfino le aspettative del lettore nel finale deludente. Praticamente, un perfetto capolavoro di arte contemporanea...
      By Fior di Diavola, II anno

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    3. Questo piccolo racconto merita il mio voto, semplice e ben scritto e con un finale al di fuori di ogni prevedibilità. Hero IV anno

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    4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    5. Scelgo questa storia per la sua semplicità e per la trama molto fantasiosa.
      II ANNO, gruppo B

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    6. voto la tua storia perchè l'ho trovata simpatica e sfiziosa con una trama diversa dalle altre... bella :)

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  24. DUE NUOVI AMICI
    Mirco ed Hermes sono due cuginetti che vivono in un piccolo paesino di nome Merolano. I due sono soliti trascorrere i weekend nella casa in campagna dai nonni ed è proprio lì che insieme si divertono giocando e facendo dispetti al nonno che lavora.
    Un pomeriggio come gli altri i due cuginetti stavano giocando tra i campi con la palla che la nonna gli aveva regalato. Giocando però i ragazzi non si accorsero di essersi allontanati parecchio da casa e dopo un po’ si resero conto di non capire dove si trovassero. Hermes iniziò a preoccuparsi, anche perchè il sole stava tramontando e restare lì a lungo sarebbe potuto diventare pericoloso, iniziarono così a cercare invano la strada del ritorno. Passò più di un’ora, il sole era ormai scomparso e l’unica luce era quella emanata dalla luna; Mirco, il più coraggioso cercava di rincuorare il cuginetto perché sapeva che presto i nonni li sarebbero andati a cercare.
    Fu proprio in quell’istante però che i due bambini furono abbagliati da una luce: era una grande palla volante circondata da un disco. Hermes cominciò a tremare per la paura, la palla volante era ormai a due passi di loro e, rallentando la sua corsa, si appoggiò al suolo aprendosi nella parte superiore. Ecco spuntare da dentro due piccoli esserini con una testa gigante che si dirigono verso i due cuginetti. Hermes voleva scappare ma Mirco preso dalla curiosità lo convinse a restare sul posto per capire quali fossero le intenzioni di quei due. I piccoli esserini iniziarono ad emettere dei suoni, pian piano sempre più chiari. Si presentarono così ai ragazzi, i loro nomi erano Ghog e Ters e provenivano da un piccolo pianeta di nome Ledenlandia. Ters spiegò ai ragazzi che avevano perso la strada per il ritorno a casa, Mirco sorrise e disse che anche lui e il cugino non riuscivano più a tornare a casa. Iniziarono cosi a giocare insieme con la palla aspettando che qualcuno li ritrovasse. Era ormai notte fonda e i quattro si erano seduti a cerchio raccontandosi le storie dei diversi mondi, ad un tratto però si udirono delle voci da lontano, Hermes lo riconobbe, era il nonno. Ghog e Ters si affrettarono a ritornare sulla navicella dicendo ai ragazzi che sarebbero dovuti tornare a cercare la strada di casa. Mirco dispiaciuto chiese se mai sarebbero riusciti a rincontrarsi o risentirsi e Ghog gli disse che un modo di sentirsi c’era: utilizzare il suo blog per comunicare e organizzare i loro incontri.
    Fu così che da quel giorno ogni sera Hermes e Mirco comunicarono con i due piccoli alieni tramite il blog di Ghog e molto spesso i quattro amici riuscirono a rincontrarsi nel solito posto dove si erano conosciuti la prima volta.

    II anno

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    1. Sarebbe meraviglioso scoprire l'esistenza di altre forme di vita appartenenti ad altri pianeti e morirei dalla voglia di interagire con loro! Con il mio voto premio l'immaginazione dell'autore.
      II anno, gruppo B

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  25. Francesco e Luca , amici fin dall' infanzia, ora 15 enni e affezzionati come non mai, lo scorso Natale, mentre navigano in internet, leggono un annuncio: clicca subito qui, potresti vincere una palla di Natale tutta d' oro, peso netto 1 kg.I due si guardano meravigliati. Luca prende l' iniziativa e piggiando su clicca qui, immediatamente sullo schermo appaiono i fuochi d' artificio e la scritta "HAI VINTO". I due non riescono a credere a quello che vedono:però è tutto vero."Siamo ricchi" gridano contemporaneamente e cominciano a pensare a cosa fare con quella palla. Francesco propone di costruire un grande albero di Natale sistemando la palla al centro di quel mega albero e di esporlo al pubblico, uno per rendere noto a tutti la loro ricchezza e due per eliminare pregiudizi sulle vincite via internet. Luca, però, per la prima volta, non è d'accordo con il suo amico, perchè fare un grande albero di Natale costerebbe molto e perchè capisce che esporre l'albero significherebbe attirare, oltre a curiosi ed invidiosi, anche e soprattutto un gran numero di persone il cui unico obiettivo sarebbe quello di rubare quella preziosissima palla. Francesco così ripensa alla sua proposta e gliene viene in mente subito un'altra.Pensa all'amicizia con Luca e soprattutto al sogno che entrambi hanno fin dalla nascita:diventare dei cantanti.Sogno che hanno cercato di coltivare con non poche difficoltà poichè provenienti da famiglie di non così grande prestigio economico. Ne parla con Luca a cui propone di vendere quella palla d'oro e con i soldi ricavati prendere lezioni private per diventare affermati cantanti ed un giorno magari realizzare anche un cd con una famosa casa discografica. Luca è entusiasta, contentissimo e si rende conto che la proposta del suo amico è pazzesca. Sorge un unico dubbio.Come fare per vendere la palla? Pensando e ripensando e tenendo in considerazione le loro ablità informatiche decidono di aprire un blog dal titolo:
    la palla di Natale d'oro:chi offre di più? e di vendere quella palla al migliore acquirente. Si mettono subito all' opera e nel giro di pochissime ore arrivano super offerte da tutte le parti del mondo da accanite persone che si danno da fare tutto l'anno per vincere la sfida dell'albero di Natale più bello e più grande. Quella di costruire un blog sarà un' idea positiva e i due riusciranno a vendere la palla ad un nonnino di 80 anni che si spacciava per Babbo Natale.Ne ricaveranno molti soldi e da lì comincierà il loro tragitto che li porterà a realizzare il loro bellissimo sogno.

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  26. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  27. “Luca smettila di stare sempre appiccicato a quel maledetto computer! Perché non esci? Stai diventando uno zombie” Ogni giorno mia madre mi ripete la stessa cosa anzi, me la urla dalla cucina e la sua voce rimbalza fino a qui! Perché non mi lascia in pace? Ormai sono grande e decido io come passare il mio tempo e se voglio stare tutto il pomeriggio al computer a discutere con i follower del mio BLOG lo farò! Che cosa c’è di male se non ho voglia di uscire? E poi non c’è mai niente da fare fuori da qui, sempre le stesse persone con le quali parlare sempre delle stesse cose, sul web invece posso parlare con gente sempre diversa! “Tu cosa ne pensi Pongo? Cosa te lo chiedo a fare? ” Il mio cane per tutta risposta alza la testa e sbadiglia, mi sembra un po’ annoiato e magari anche ingrassato e io? Sono ingrassato anch'io? Mi guardo allo specchio con aria critica e soltanto ora mi accorgo della mia espressione spenta e della pancetta che non ricordavo di avere prima dell’infortunio alla caviglia, che mi ha costretto ad interrompere gli allenamenti di calcetto, ma grazie al quale ho scoperto il mondo dei blog! Forse mia madre non ha tutti i torti, forse dovrei uscire, magari andare a correre! Sì, è meglio spegnerlo il pc! “Pongo alzati che andiamo al parco” probabilmente non ha capito una parola ma ora che ho afferrato il suo guinzaglio e la sua PALLA preferita si è alzato e scodinzola! Mi accorgo che sto sorridendo anch’io! Accidenti dovrò darle ragione ancora una volta!

    Quici Raffaella II anno

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    1. Ho scelto anche questa storia perchè mi piace il modo in cui è stata scritta ed anche perchè è realistica!

      Carbonella, II anno gruppo B

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  28. UN'AMICIZIA SPECIALE
    In un piccolo villaggio, di nome Indiaville, vive una bambina molto amata da tutti, il suo nome è Thaimiti. La chiamavano la bambina con la palla, perchè andava in giro sempre con una grandissima palla di mille colori...
    Un giorno Thaimiti decise di andare a fare una passeggiata nel bosco, cammina, cammina,Thaimiti era stanca di giocare e voleva tornare a casa. Iniziò cosi a parlare con la sua palla: "Palla amica mia, sono stanca e voglio andare a casa, se solo tu potessi parlare..."Tutto a un tratto, la pala si mosse e all'improvviso si senti una voce:" Ciao Thaimiti!"
    Thaimiti non poteva credere alle sue orecchie, la palla stava parlando e le rispose:" Tu parli?Che bello..finalmente ho un'amica!!"
    La palla rispose: " Si...io ti sono sempre stata vicina e so tutto di te, so che vorresti avere tanto un'amica...vero?"
    Thaimiti rispose:" si..vorrei tanto..."
    La palla:" Io sono tua amica lo sai, ma credo che tu abbia bisogno di una vera amica, una bambina come te, ed è per questo che adesso esaudirò il tuo desiderio"
    All'improvviso si apri un varco in un albero, la palla saltò dentro esclamando: " Dai Thaimiti salta anche tu, vieni!!!"
    Thaimiti salto e all'improvviso si trovarono in una graziosa cameretta..c'era una bambina che dormiva nel suo lettino; Thaimiti bisbigliò alla Palla:"Guarda é una bambina come me..."
    All'improvviso "Blammmm" la porta della camera sbatte facendo svegliare cosi la bambina.
    Spaventata iniziò ad esclamare:" Chi siete?che fate qui?"
    Thaimiti le rispose: "Ciao, mi chiamo Thaimiti e vengo da un altro mondo lontano, non ti spaventare voglio essere tua amica.Tu come ti chiami?"
    La bambina rispose: "Io mi chiamo Violetta, sono contenta di conoscerti..ma voglio sapere di più raccontami"
    Da quella sera, tutti i giorni Thaimiti andava a trovare violetta, divennero grandi amiche, condividevano tutto e si raccontavano ogni cosa. Un bel giorno però, la palla decise di parlare con Thaimiti e le disse:" cara amica, ti devo dire che non possiamo più andare da Violetta perchè lei è di un altro mondo e tu, devi stare con la tua famiglia..so che siete grandi amiche ma non posso più.."
    Thaimiti iniziò ad esclamare:" No!!perchè?Io non voglio, Violetta è la mia migliore amica."
    La palla allora rispose:" Non ti preoccupare,anche se non potrai piu andare da lei, potrai continuare a sentirla ecco, prendi questo è per te!"
    Ed ecco comparire un Pc, la palla disse: " questo è per te ti serve per fare una magia e riuscire a sentire Violetta quando vuoi..Tutti i giorni puoi scrivere su un diario virtuale, si chiama Blog..."
    Dopo averle spiegato tutto, Thaimiti sembrava tanto felice di aver ricevuto questo regalo magico. Da quel giorno, Thaimiti e Violetta continuarono a sentirsi e sapere l'una le cose dell'altra raccontandosi sul blog.

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    2. Voto questa storia perchè oltre ad essere simpatica ed originale pone l'attenzione su un tema fondamentale secondo me: l'utilità di internet nei rapporti interpersonali. Spesso si tende a pensare che internet sia una delle cause maggiori di isolamento. Io penso invece che, se si educassero adeguatamente i bambini ad usarlo, il mondo di internet potrebbe essere un mezzo utilissimo per mantenere i rapporti con persone lontane da noi. E poi pone anche l'accento su un'altra questione che è quella della socializzazione. Thaimiti era una bambina molto amata da tutti ma non aveva una VERA amica se non la sua palla. Ecco è molto importante spiegare ai bambini, anche attraverso le storie, la differenza fra conoscenza e amicizia. Complimenti è davvero una bella storia!

      Dreamcatcher II anno Gruppo B

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    3. Molto carina la storia! Mi è piaciuta perchè affronta il tema dell'amicizia. Oggigiorno infatti tramite l'utilizzo di internet è possibile essere vicini anche se si è fisicamente lontani.
      Noi ne sappiamo qualcosa, vero Thaimiti? :-)

      miriamsims (IV anno)

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    4. Ti voto perché hai avuto fantasia. Carino il lieto fine :)
      (IV anno)

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    5. Voto questa storia perché mi affascinano molto gli oggetti animati...ma anche perché penso che l'amicizia sia un dono meraviglioso, anche se è difficile trovare un vero amico... "chi trova un amico, trova un tesoro"

      Dreamer(II anno, gruppo B)

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  29. Un'amicizia speciale ( IV anno- Thaimiti)

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  31. Una domenica di settembre mamma e papà uscirono assieme per fare delle compere in un centro commerciale fuori città. Io e Sandro, mio fratello maggiore, convincemmo i nostri genitori a lasciarci a casa. I miei acconsentirono a malincuore, sapendo che io e mio fratello bisticciamo spesso...anzi.. ci detestiamo! Lui mi ignora tutto il giorno e dice sempre che non ha tempo per giocare con me!! E io puntualmente mi arrabbio e finiamo col litigare! “Mi raccomando Luca!!! Tu e Sandro non litigate!" dice sempre la mamma prima di andare via…
    Appena i nostri genitori partirono, Sandro si mise subito davanti al pc.. io non sapevo
    che fare, mi annoiavo e in più, come se non bastasse, fuori pioveva a dirotto e non potevo uscire fuori a
    giocare. A quel punto feci un tentativo con Sandro e gli chiesi se voleva giocare con me e la mia inseparabile palla.. “Assolutamente no!” rispose... “devo lavorare al mio blog, non ho tempo da perdere con una stupida palla". Io gli risposi: "E va bene! Ci gioco da solo!!!!" Iniziai a giocare in camera nostra, ma ad un tratto la palla cominciò a rimbalzare da sola contro il muro rompendo addirittura un vaso! Sembrava fosse impazzita!! Nello stesso istante Sandro, che stava lavorando al suo blog “AmoIlCalcio”, legge un post di un membro che lo invita, attraverso un link, a iniziare una partita di calcio. Come per magia comparirono tutti i giocatori! Inizia la partita, io e Sandro cominciamo a giocare, la palla ora è felice e anche io lo sono! E mentre sono sotto la porta e mi preparo a calciare la palla, sento un fischio… sarà l’arbitro? No, è il citofono…mamma e papà sono tornati… Mi sveglio.. vicino a me c’è la mia palla, Sandro è al computer a scrivere un nuovo post sul blog… “Ah…peccato…” dico, “è stato solo un sogno!!” Mi guardo attorno e mi accorgo del vaso… “Ma il vaso è rotto! E’ davvero rotto!!....”

    Rimabaciata II anno

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    1. Aloisia (IV anno)
      ho scelto la tua storia perchè sei riuscita a farmi immedesimare nel racconto. Ho immaginato ogni particolare come se fossi io in prima persona a vivere la situazione.

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  32. C’era una volta un ragazzino di nome Marco che, stufo della vita di tutti i giorni, decise di scoprire il mondo di internet. Proprio per questo aprì un BLOG per sentirsi anche lui aggiornato come i suoi amici. Questo nuovo mondo piaceva a Marco perché poteva esprimere tutto ciò che non riusciva a dire a voce. Lui però non era a conoscenza del fatto che tutti potevano accedere al suo BLOG per questo pubblicava ogni suo pensiero.
    Un pomeriggio uscì di casa per il solito appuntamento con i suoi coetanei per giocare a calcio nel quartiere. Marco e i suoi amici si incontravano spesso con altri ragazzi più grandi molto dispettosi con i quali si scontravano a pallone.
    Anche quel giorno la partita ebbe inizio e solo dopo pochi minuti la PALLA che era in possesso di Marco andò dritto verso la finestra del palazzo di fronte. Non appena il vetro si ruppe, Marco si voltò e vide che tutti i giocatori erano spariti. Fu fortunato perché riuscì a scappare anche lui ma nello stesso tempo infelice poiché abbandonato dai suoi amici.
    Tornato a casa decise di raccontare la sua storia pubblicando un post sul suo BLOG, ignaro sempre del fatto che chiunque avrebbe potuto leggere qualsiasi cosa che scriveva.
    Un ragazzo, suo nemico, pensò di accedere al profilo di Marco. Il ragazzo dispettoso, leggendo il racconto, scelse di rivelare tutto ai proprietari dell’appartamento dove era stata rotta la finestra mostrando come prova il racconto fatto da Marco sul BLOG.
    Questo costrinse Marco a confessare tutto e a ripagare i danni.

    II ANNO

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  33. Josè vs Fortaleza

    Josè, un bambino di 8 anni, vive in un piccolo paese del Brasile. Uno dei suoi sogni nel cassetto è di diventare un calciatore della serie A ma, date le condizioni in cui si trova il suo paese avere una palla è un privilegio di pochi. Aveva sperato per molti anni di ricevere in regalo una palla dato che era stanco di giocare con la solita palla di carta. In occasione del suo nono compleanno arrivò la zia Roberta direttamente dall’Italia e Josè contentissimo del suo arrivo non vide l’ora di portare la zia a fare una lunga passeggiata così da raccontargli di come passava le giornate ma soprattutto della sua passione; la zia compassionata dalla sua storia decise di portarlo allo stadio a vedere la partita dei pulcini. Durante il riscaldamento uno dei calciatori della squadra del Fortaleza ebbe lo strappo alla coscia e non potè più giocare così Josè sentì che era la sua occasione e chiese alla zia se in qualche modo era possibile sostituire il calciatore. La zia entusiasta dell’idea subito corse dall’allenatore e quest’ultimo curioso dalla capacità di Josè lo mise in campo; Josè diede il massimo di sé così da far rimanere sorpreso l’allenatore Salvador, nonostante fosse la sua prima volta che giocava con un pallone di cuoio. La partita finì 2 - 0 per il Fortaleza di cui un gol fu segnato da Josè, che rientrato negli spogliatoi, trovò Salvador che oltre complimentarsi per la prestazione gli regalò una vera palla di cuoio e infine gli propose di effettuare un allenamento per il giorno seguente. Sono passati 10 anni quando Josè ormai divenuto attaccante del San Paolo racconta la sua storia nel blog così da trasmettere a tutti i bambini disagiati che i sogni si possono realizzare…

    blondgirl007
    II ANNO

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    1. Irelia IV anno
      Voto anche questa storia perchè, mentre tutte noi abbiamo cercato di inventare una storia fantastica, questa è molto realistica. Ifatti, anche se siamo nel 2012, non dobbiamo dimenticare che nel mondo ci sono ancora bambini che, purtroppo, non hanno nemmeno una palla con cui poter giocare...

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  34. Luca è un ragazzo di trent'anni; un ragazzo che, diversamente dai suoi amici, non ha trovato lavoro, non ha voluto studiare, non ha una fidanzata. Tutti gli danno del "fannullone", non riesce a trovare un obiettivo da raggiungere, qualcosa che gli piaccia veramente fare. Un giorno, per caso, girovagando sul web, trascorrendo, come al solito, la sua giornata tra Facebook e Twitter, gli viene improvvisamente in mente di creare un BLOG.
    Ma di cosa scrivere in quel blog?!? Moda? No. Sport? No. Animali? No.
    All'improvviso un'illuminazione. Perché non il gossip? In fondo è un argomento che interessa a tutti, che attira uomini e donne di ogni età. Per la prima volta Luca trova veramente qualcosa che gli interessi davvero, dedica a questo blog intere giornate, finchè la sua pagina non diventa sempre più visitata (Del resto si sa che interessa un po' a tutti sapere i fatti degli altri!). Luca dimostra quindi ai suoi amici e ai suoi genitori che non è un "bamboccione" e attraverso il suo blog trova anche una splendida ragazza!
    Ecco perchè nella vita bisogna saper cogliere la PALLA al balzo!

    Carbonella, II anno gruppo B

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  35. Storia di un'amicizia ritrovata

    Estate. Luigino, gioca a calcio con il suo migliore amico Eliseo. Sono lontani dal centro del paesino dove vivono e oggi, finalmente, sono riusciti a “conquistare” quel piazzale immerso nel verde, dove tanto desideravano giocare. Ridono, scherzano, si divertono, quando all’improvviso un rumore rompe la quiete bucolica del paesaggio: Luigino aveva tirato un calcio così potente da aver mandato la palla oltre il recinto di un casolare che si trovava a pochi metri dal campetto, scatenando l’ira dei cani da guardia, che iniziarono ad abbaiare. “Ma cosa hai combinato??? Ora sarà impossibile riprenderla!! Lì abita il vecchio burbero … odia i bambini.. e in più tu gli hai rotto anche il vetro!! Di addio alla tua palla..” . Luigino guardava sconvolto il vetro che aveva appena rotto e intanto pensava “che ne sarà di Palla?? Nn la rivedrò mai più!… non c’ è modo di entrare lì..” . Non ebbe il tempo di pensare che sentì un rumore stridulo e fastidioso: era il cancello laterale della cascina che si stava aprendo. “Luu scaaappaaa… stanno uscendo i cani.. quelli ci sbranano! andiamo viaa!!” gridò Eliseo. Era il momento di andare: Luigino montò la bici e pedalò più che poteva, mentre Eliseo era già sparito dalla sua vista. Riuscì in poco tempo a giungere in paese e lasciarsi alle spalle i cani.Tornato a casa con le lacrime agli occhi,ripensava a cosa era accaduto. Non era mai stato un grande tiratore, eppure quel tiro l’avrebbe ricordato per sempre. Avrebbe potuto essere fiero di sé stesso, perché finalmente aveva fatto un tiro di quelli da poter raccontare a scuola, di quelli che gli avrebbero permesso di vantarsi, che nemmeno il più bravo bambino della scuola avrebbe fatto mai. Ma Luigino era triste. Aveva condannato per sempre Palla, il pallone più bello e significativo che avesse mai avuto. Non era un semplice pallone: fin dal momento in cui l’aveva ricevuto come regalo per il suo 4° compleanno, diventò subito il suo giocattolo preferito; poteva quasi considerarlo il suo migliore amico. Lo chiamava per nome ormai: Palla. Palla c’era sempre quando Luigino litigava con i genitori o quando litigava con i compagni di scuola. Palla allietava le giornate tristi e rendeva più belle quelle felici. La portava sempre con sé quando andava in campagna o al mare o in montagna. Palla dormiva sotto il suo letto. Ora però era tutto finito: Palla era perduta. Luigino non disse niente ai suoi genitori per paura che lo rimproverassero per essersi allontanato dal paese e per aver rotto il vetro della finestra del vecchio burbero. Così i giorni passarono e Luigino riuscì lentamente e tristemente a superare la “perdita”. (continua)

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  36. (continua) Con l’aprirsi dell’anno scolastico e il sopraggiungere dell’inverno, fu sempre meno la voglia di Luigino di uscire a giocare fuori o fare passeggiate con la bici. Cosi Luigino passò l’anno rintanato in casa, a sperimentare nuovi giochi. Sviluppò una passione per le nuove tecnologie e in particolare per il computer. A scuola aveva aderito al progetto Blog, che prevedeva la creazione di un Blog di classe, supervisionato dalla maestra, dove agli alunni era chiesto di descriversi, di partecipare a test di verifica, di rispondere a indovinelli, di postare le ragioni delle assenze fatte a scuola, ecc. Luigino, a fronte della nuova passione, seguiva spesso il blog, ed era anche diventato il consulente a cui altri bambini si rivolgevano se avevano difficoltà nello scrivere un post o problemi di connessione ecc.
    Stava per concludersi l’anno scolastico e per cominciare una nuova estate, quando una notte accadde l’inaspettato : gli apparve in sonno Palla, che gli disse: “Luiginoo… Luiginoo.. perché non mi vuoi più bene?? Perché mi hai abbandonato?” Luigino si svegliò nel sonno e iniziò a pensare “ma come ho potuto abbandonarla? Non potevo andare a cercarla prima? Cosa avrebbe mai potuto farmi quel vecchio??? Ora chissà cosa ne è stato di Palla,.. l’avrà gettata via di sicuro..ma allora perché mi è apparsa in sonno???? Vuol dire che forse è ancora lì!! Vuol dire che forse posso ancora salvarla! Ce la devo fare per forza!”. Luigino non riuscì più a chiudere occhio e, non appena vide la luce del sole entrare nella sua stanza, si alzò e si preparò velocemente, quasi si scapicollò per le scale, diretto verso il garage. Prese la bici, si immise sul vialetto che portava in periferia, diretto proprio lì, dove circa un anno fa aveva abbandonato la sua Palla.
    Giunto sul posto, notò da subito uno strano silenzio, nessun rumore, regnava la quiete. Si avvicinò al cancello del casolare e notò che era semi aperto, nessun cane all’orizzonte , la porta e le finestre della casa erano spalancate e impolverate. La casa aveva tutto l’aspetto di essere stata abbandonata. Luigino non poteva esitare, doveva recuperare Palla! Fece un respiro profondo e decise di entrare. Lentamente giunse all’ingresso, prese il cellulare e accese l’App Torcia per fare luce. Quasi tremava dalla paura che da un momento all’altro poteva spuntare dal buio il vecchio burbero. Esplorò le stanze con molta cura, ma di Palla nessuna traccia. Aveva ormai perso le speranze , quando ad un tratto si ricordò del vetro rotto. Allora passò alla ricerca della finestra dal vetro rotto, ma niente, nemmeno quella riuscì a trovare. Ad un tratto si accorse di una porta chiusa che prima non aveva notato; ci entrò: era uno stanzino di pochi metri quadri dove c’erano degli scatoloni di diversa grandezza impolverati, sedie rotte, boccioni di vetro vuoti, uno scaffale pieno di barattoli e infine lei, sotto una sedia rotta, Palla. Finalmente! Luigino la prese subito e scappò via, veloce come il vento. Non esisteva più nient’altro che lei. La mise nello zainetto, montò la bici e tornò velocemente a casa. Rincasato, dopo averla lavata con molta cura, la portò in cameretta e la mise esposta sul comodino. Non riusciva ancora a crederci. Finalmente aveva di nuovo la sua amica Palla.
    L’ultimo giorno di scuola la maestra assegnò ai bambini il compito di creare un proprio blog, che sarebbe servito a ciascuno a descrivere le esperienze dell’estate che stava per arrivare: viaggi, emozioni, esperienze ... una sorta di diario online. Luigino non ebbe alcun dubbio sull’argomento del suo primo post: il ritrovamento della sua amata Palla.

    SHADOW IV ANNO

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    1. Ho deciso di votare anche la tua storia, pur avendo già dato tre voti, perchè secondo me lo merita.Mi ha molto entusiasmata, perchè mentre la leggevo mi sentivo la protagonista della storia e per un attimo ho avuto anche paura che Luigino potesse venir azzannato dai cani. E' una storia molto curata nei particolari, scritta bene e da un contenuto che a me è piaciuto molto.Mi ha fatto restare con il fiato sospeso e non vedevo l' ora di leggere come andava a finire
      2 anno gruppo B

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    2. voto la tua storia perchè è dolcissima, perchè l'hai scritta in un modo scorrevole e comprensibile e perchè sei una mia amica quindi voglio che la tua storia venga letta e ti siano assegnati 50 punti :D :*

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  37. La palla magica
    C’era una volta una PALLA di nome Magicball, la quale aveva dei poteri magici che non sapeva di possedere. Questa palla veniva usata nelle partite di pallavolo e al termine di esse, veniva conservata in enormi scatoloni con tante altre sue amiche. A Magicball piaceva molto il proprio ruolo nella società: volare, cadere, rimbalzare e ancora volare, cadere, rimbalzare, ma era triste per una sua amica pallina disoccupata, che avrebbe lavorato solo quando avrebbe potuto sostituire una palla ormai vecchia. Ed è in questa occasione che Magicball scoprì di avere dei poteri magici: qualsiasi cosa pensava di fare si realizzava. Così cacciò le sue manine e si graffiò. A questo punto una giocatrice, si accorse che il pallone non poteva più essere utilizzato e lo regalò ad una sua fan. Magicball, da una parte era contenta perché al suo posto avrebbe lavorato la sua amica palla disoccupata, ma dall’altra parte era infelice poiché sapeva che non avrebbe mai più rivisto le sue amiche. La sua nuova padroncina, Michela, la portò a casa sua e la mise sulla scrivania affianco al computer. Un giorno, Michela aprì un BLOG, poiché un suo prof universitario le aveva dato questo compito. Quando Magicball lesse sullo schermo del computer la parola blog, le venne in mente che tutte le sue amiche avevano già un loro account personale, e lei che non aveva mai riconosciuto l’utilità di internet, si accorse che era arrivato il momento di registrarsi, poiché diventava l’unico modo di riavvicinarsi, almeno virtualmente, con le sue amiche che le mancavano tanto. Finalmente Magicball diventò una palla felice perché aveva una bella famiglia e aveva ritrovato le sue amiche.


    Dreamer(II anno-gruppo B)

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  38. È strano come un incontro possa improvvisamente cambiare la vita di una persona. E non sto parlando di un incontro tra un uomo e una donna!
    Andrea è un ragazzo milanese, con un carattere un po' particolare: timido, sempre sulle sue e forse anche un po' altezzoso. Un ragazzo che ama lo sport, un ragazzo molto preciso e ordinato a cui però non piacciono proprio gli animali. Ludovica, la sua fidanzata, invece, farebbe di tutto per portare a casa con loro un animale per prendersene cura insieme ad Andrea!
    Molte volte tutto questo è stato motivo di discussione tra loro, ma Andrea era sempre rimasto della stessa opinione. Un giorno, mentre andava a lavoro in motorino, Andrea trovò davanti al suo ufficio un piccolo batuffolo bianco, che sul collarino aveva il nome PALLA! Dopo averci pensato e ripensato una giornata intera e aver cercato di rintracciarne i proprietari, pur di far contenta Ludovica, Andrea decise di portarlo a casa, almeno per qualche giorno! All'inizio era molto ostile nei confronti del piccolo PALLA e non vedeva l'ora di portarlo in un canile; ma pian piano anche grazie a Ludovica, Andrea si rese conto che quel batuffolino bianco non aveva altro bisogno che di cure e che era anche molto affettuoso. Decisero quindi di tenerlo con loro e Andrea prese un'altra importante decisione: quella di creare un BLOG in cui raccontare la sua avventura e attraverso il quale portare avanti una campagna contro l'abbandono degli animali!
    Ecco dunque che una piccola decisione può sconvolgere nel profondo la vita di una persona!!

    Pacchianella92, II anno gruppo B

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  39. IL CYBERMONDO!!

    In un mondo futuro, il mondo del cyberspazio, i bambini per passare il loro tempo giocano solitamente ad un gioco molto in voga sul pianeta Cyberius: il cybercalcio! Il gioco consiste nel rincorrere e nel calciare non una una PALLA qualsiasi,ma una palla virtuale che ha dei poteri magici:è viva e quindi sfugge ai giocatori per non farsi calciare!!. Cirious é un bambino di 439 anni che insieme alla sua squadra, composta da 778 ragazzi, ha deciso di partecipare ai campionati galattici che si tengono ogni 500 anni proprio sul pianeta Cyberius. La preparazione è iniziata 32 anni prima e i nostri amici sono dei veri e propri campioni, sono inarrestabili e poche volte la virtual palla é riuscita a sfuggite ai loro calci!! Arriva il giorno della cyberinaugurazione dei campionati e vengono pubblicati in un BLOG i gironi contenenti i nomi delle squadre che si affronteranno. Partecipano a questi giochi galaolimpionici circa 5000 squadre.I nostri amici saranno i primi a giocare e affronteranno una squadra proveniente dal pianeta Terra. La gara inizia. é una partita di 20 ore e i nostri amici nel primo cybertempo sembrano essere leggermente affaticati, non riescono a calciare nemmeno una virtual palla e i loro avversari sembrano essere delle cybergazzelle, agili e scattanti come i loro antenati terrestri, inventori della primitiva e grottesca forma di cybercalcio! Dopo 10 ore di corsa ecco che la situazione cambia..Cirious incoraggiato dalla curva nord e dai cyberultràs del pianeta Cyberius decide di azionare le sue scarpe alate con turboforce. La sua idea funziona! Come lui anche i suoi compagni decidono di sperimentare il nuovo gadget speciale della nazionale e in due ore il vantaggio é tutto il loro! Le cybergazzelle terrestri iniziano ad essere affaticate, vinte dai dolori degli infortuni precedenti e dalla mancanza di resistenza fisica. La cyberpartita termina allo scadere dell'ultimo minuto della diciannovesima ora e il risultato é galattico: 232 punti per i nostri amici Cyberusiani e 90 per le cybergazelle terrestri!!!! Dopo la prima vittoria Cirious e i suoi compagni hanno continuato a rincorrere la virtual palla e solo tra 329 anni sapremo se i nostri galattici amici avranno vinto o meno le galaolimpiadi galattiche!!:)..to be continued!!

    unimolbros (II anno)

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  40. Binomio Fantastico:
    Salviamo la "Grande Palla"

    Terra, 4000 d.C. "Ciao mamma, ci vediamo quando torno da scuola!" urlò Linus alla mamma, mentre saliva sul navibus. L'anno scolastico era quasi terminato e le giornate cominciavano ad essere davvero calde. Linus guardava il cielo azzurro e già fantasticava sulle prossime vacanze, quando improvvisamente si fece buio. "Cosa sta succedendo?" chiese Linus al compagno, ma mentre osservavano incuriositi videro che una grossa navicella spaziale era atterrata proprio nel giardino della scuola. C'erano giornalisti ovunque che si accalcavano intorno alla navicella blu del Ministro degli spazi aerei, il quale, salito sul palco volante proclamò con fare solenne: "ehm.....Oggi sono qui per porre fine a tutte le vostre preoccupazioni! non dovrete più preoccuparvi dei Kubuntiani perchè il governo ha deciso di mandarli via e ha proibito loro di volare nei nostri cieli!". Intanto, tra la folla acclamante, si faceva spazio anche l'esercito che con la forza mandò via gli "invasori". Terminata la visita del Ministro tutto ritornò alla normalità e Linus corse in classe.
    Driiiiiiiin! Le lezioni erano finite e Linus si avviò verso casa. Per strada, si accorse che qualcuno lo stava seguendo, così si voltò per vedere chi fosse e, dietro ad un angolo scorse due grandi occhi curiosi. Facendo finta di nulla ricominciò a camminare e, dopo aver imboccato il viale che portava davanti casa, si nascose dietro al capanno degli attrezzi per vedere se lo strano personaggio lo stava ancora seguendo. Mentre osservava attentamente di colpo una voce chiese:
    -"Tu sei Linus, vero?"; "si" rispose Linus spaventato,"ma come fai a sapere il mio nome? e tu come ti chiami?"
    -"Io sono XP, sono un alieno del paese dei Kubuntiani e conosco il tuo nome perchè sono un assiduo frequentatore del tuo blog. A proposito, complimenti è molto interessante perchè anche io, come te, sono un appassionato di astronomia."
    Linus sbalordito chiese il perchè della visita. XP rispose: " Il mio popolo è venuto qui per avvisarvi che il vostro pianeta è in pericolo! infatti, abbiamo sentito che i cattivi Droid hanno intenzione di attaccare quella che loro chiamano la "Grande Palla", cioè il vostro pianeta!". Linus era molto preoccupato e subito avvisò il Ministro degli spazi aerei, il quale si mise in contatto con i Kubuntiani chiedendo il loro aiuto. I due popoli si allearono e misero in atto uno scudo spaziale che tenere lontani i Droid dalla "Grande Palla". Da quel giorno Linus e XP divennero amici inseparabili. Anche se fisicamente erano parecchio distanti, continuarono a sentirsi tramite www.LinusXp.blogspot.com. E vissero lontani e contenti....

    Irelia, IV anno

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    1. Ho scelto il tuo racconto perchè mi è piaciuta la proiezione nel futuro della storia, a cavallo tra realtà e fantascienza, tra umani e alieni. Simpatica l'idea di utilizzare nel racconto i sistemi operativi più diffusi dei pc!

      Rimabaciata II anno Gruppo B

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  41. IL DESIDERIO DI CONOSCENZA DI AMAZON
    In tempi lontani, in un villaggio chiamato “La Terra dei Sassi”, perché circondato da enormi e altissimi sassi invalicabili per gli umani, viveva una giovane e valorosa guerriera, di nome Amazon. Era rispettata da tutti perché, armata di arco e coraggio, difendeva il villaggio dagli attacchi di enormi draghi. Il suo desiderio più grande ,però ,era quello di valicare quei grandi sassi; ogni sera saliva sull’ albero più alto del villaggio per contemplare le stelle e si perdeva in misteriose fantasticherie. Un giorno si recò dall’inventore del villaggio Ubirn , un vecchio dall’aspetto malandato, ricurvo su se stesso, con una lunga barba bianca, che passava giornate intere a sperimentare le sue invenzioni, rinchiuso nel suo antro. Amazon portò con sé le ali di un drago e chiese ad Ubirn di costruire un meccanismo per volare. Riuscì così ad oltrepassare gli enormi sassi e vide cose meravigliose: il mare, campi di fiori, fitti boschi… Contenta Amazon ritornò al villaggio e raccontò ad Ubirn quello che aveva visto. Questi continuava ad inventare e sperimentare; Amazon cacciava draghi. Un giorno Ubirn tutto euforico, uscì dal suo antro per cercare Amazon. Quando la trovò le disse: “ho appena ultimato la mia ultima invenzione , la PALLA “matta,” e solo tu col tuo coraggio puoi sperimentarla. Infatti ,una volta lanciata può rimbalzare tra le dimensioni temporali, però,senza controllo; può imbucarsi in qualsiasi dimensione, con il rischio di rimanerci intrappolata per sempre. Amazon rispose: ” la sperimenterò sicuramente, ma dopo aver ucciso l’ultimo drago vivente”. Così la guerriera iniziò la sua ultima caccia; terminata la missione depose l’arco e si recò da Ubirn. Una volta lì, Amazon subito entrò nella palla che cominciò a roteare velocemente e a rimbalzare così forte che chiuse gli occhi…
    Quando li riaprì si ritrovò a BLOGlandia, un mondo virtuale dominato dalle parole. Qui, gli abitanti i “bloggers”, in ogni momento potevano assumere l’identità che preferivano ,che più si avvicinava al proprio carattere o alla propria fantasia. I bloggers dialogavano tra loro anche se distanti fisicamente. In quel mondo in pochi istanti si potevano conoscere persone provenienti da terre lontane, condividendo le gioie ,le passioni, i desideri,il modo di vivere. La giovane guerriera era incredula, tutto era diverso dal suo mondo, non c’erano draghi da cacciare ma parole da combinare per comunicare e conoscere. Amazon così, con gran stupore scoprì che quel mondo, le permetteva di poter vivere emozionanti avventure; grazie alla palla matta era “rimbalzata” nel mondo dei blog dove invece a “rimbalzare” erano le parole. La sua sete di conoscenza l’aveva portata lì e l’avrebbe portata sicuramente altrove…


    Amazon II anno (gruppo B)

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    1. GIULIANA PAGA NICKNAME: RAGGIX

      II anno
      mi ha colpito l' aspetto avventuroso unito al virtuale.




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  42. Aloisia (IV anno)

    C'era una volta,
    in un paesino non molto lontano una bimba di nome Carol.
    Carol abitava in una casetta molto graziosa, con un bel giardino, ma di fianco vi era una casa brutta e tenebrosa, nella quale si raccontava, che vi vivesse una vecchia strega. Questa aveva l' abitutidie di rubare la palla a tutti i bimbi che giocavano li vicino.
    Carol era solita giocare nel suo giardino con la sua palla preferita, Smile.
    Un bel giorno, Smile andò a finire nel giardino della vecchia strega.
    Carol era disperata e non sapeva come recuperare la sua adorata palla.
    Rientrò in casa e accese il computer sperando di trovare una soluzione al suo problema, infatti le venne in mente di formare un blog, in cui chiedeva a tutti i bambini, ai quali era stata rubata la palla dalla strega, di riunirsi per organizzare un piano, sconfiggere la strega e recuperare la palla di ogni bambino.
    Dopo qualche giorno di preparativi bambini si incontrano davanti casa della vecchia strega e tutti timorosi decisero di bussare e di affrontare la strega, ma quando questa aprì la porta, i bimbi rimasero esterefatti.
    La vecchia strega era in realtà una vecchiettea sola e bisognosa di compagnia, che amava i bambini, infatti prendeva la palla ai bimbi proprio perchè li voleva attirare nella sua casa piena di giochi. Da quel giorno, ogni pomeriggio, Carol e gli altri bambini andavano a giocare a casa della vecchietta.
    Carol allora decise di raccontare la sua storia sul suo blog per farla conoscere a tutti e insegnare che a volte le cose che non conosciamo ci spaventano senza una rela motivazione

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    1. Bella storia e bella conclusione! Ho deciso di votarla perchè mi ha fatto pensare alla mia infanzia: quando giocavo sotto casa con i miei amici avevo sempre paura di far finire la palla sul balcone della vicina. Purtroppo questa non era una vecchietta gentile come quella della storia.
      Ciao!!

      miriamsims (IV anno)

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    2. Voto questa piccola storia perché nella sua semplicità ci ricorda che "l'unione fa la forza";inoltre insegna che non bisogna temere ciò che ci è estraneo.

      Amazon II anno (gruppo B)

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    3. Mi piace!:-)ho scelto di votarla, perché in essa viene sottolineata l'utilità di internet per socializzare e per trovare delle risposte... molto importante è la conclusione..."bisogna conoscere le persone, prima di giudicarle".

      Dreamer(II anno, gruppo B)

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  43. Marco era un ragazzo triste...molto timido e riservato, difficilmente riusciva ad aprirsi con i compagni di scuola, per questo non aveva veri e propri amici.
    Usualmente trascorreva ore e ore al computer, ed è proprio in questo che Marco, il ragazzo solitario, nascondeva un segreto... Egli aveva creato un blog, ma per mantenere l'anonimato utilizzava come nickname:"Mister Palla".
    Questo blog era l'unica sua fonte di svago, dove poteva raccontarsi,reinventarsi,esprimere i propri pensieri al mondo, ma ben presto si sparse la voce.
    Il blog di Mister palla era diventato molto popolare, visitato da tutti i compagni di scuola di Marco. In un primo momento a Marco la cosa fece molto piacere, ma col passare del tempo la voglia di esprimersi e poter parlare con i propri amici di blog che non erano altro che i suoi amici di scuola crebbe sempre più, fino al momento in cui Marco decise di rivelarsi; da quel giorno in poi il blog non sarebbe stato più di Mister Palla ma semplicemente di Marco, un ragazzo normale che tramite il blog capì che le sue problematiche erano comprese e condivise dai suoi coetanei e amici,capì che non c'era bisogno di nascondersi dietro un falso nome, ma che i suoi nuovi amici l'avrebbero accettato ugualmente. Marco era altro che un giovane ragazzo che come tanti che fingeva di non aver bisogno di nessuno ma che in realtà aveva molto da raccontare.

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  44. Eufrosine.82
    (IV anno)

    In un paesino di montagna si era indetta una gara, una specie di caccia al tesoro: per vincere bisognava trovare quella che chiamavano la Palla magica, ovvero una palla dai mille colori e bisognava farlo entro 3 giorni dall'inizio della competizione!
    Chappy era tra gli iscritti e voleva assolutamente vincere..
    Iniziò a cercarla ovunque ma purtroppo senza risultati.
    Così ad un certo punto ebbe un'idea.. decise di creare un Blog da condividere con i suoi amici più cari per farsi aiutare in questa ricerca!
    Tutti si misero all'opera e fortunatamente prima della fine della gara una cara amica le comunica di aver sentito in giro che era stata avvistata nei pressi di una grotta di un paesino vicino!
    Chappy non perde tempo e si reca in questa grotta.. cerca e cerca e alla fine fortunatamente trova la Palla magica!!
    Torna a casa, ringrazia tutti i suoi amici sul Blog e si reca all'appuntamento finale per mostrare finalmente che questa volta è lei la vincitrice! E' lei che è riuscita a trovare la palla magica!!!

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    1. Se può essere utile ho modificato il Gioco dell'oca riadattandolo ad una classe terza che stava ripassando le convenzioni ortografiche.
      Chiunque fosse interessato può leggere quanto fatto sul seguente link:
      http://luniversodeldivertimento.blogspot.it

      Un saluto a tutti!

      Eufrosine.82

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    2. grazie per la segnalazione del post! Andrò a leggere molto volentieri!

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    3. Mi interessa questa storia in modo particolare per il messaggio educativo che essa lancia: mettere in gioco soltanto le nostre forze spesso non basta per risolvere situazioni o problemi che incontriamo nella vita, ma essenziale diventa la collaborazione di più persone!

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  45. Jacopo, oltre al suo lavoro, occupava il tempo libero mettendosi a disposizione di un gruppo di giovani ragazzi. Per tenerli impegnati anche durante la sua assenza, decise di creare un blog basato essenzialmente sul gioco. Non sapendo inizialmente quale immagine potesse rappresentare al meglio il suo blog, cercò di ricordare quale fosse la cosa che più lo aveva divertito e che aveva occupato gran parte dei suoi giochi d'infanzia. Si rese conto che era stata la palla e quindi decise di aggiungere un'immagine di questa come segno riconoscitivo del suo blog.
    Nickname: Catarsi
    II anno gruppo B

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  46. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  47. PALL8LA (pallottola)
    Nei fondali dell’Oceano Atlantico sorgeva una cittadina di nome Corallolandia.Qui viveva un pesce PALLA che lavorava in un circo acquatico , poichè era molto divertente e sucitava l’ilarità del pubblico a causa del suo goffo aspetto .Egli era follemente innamorato della sua migliore amica, una stella marina, la più bella creatura del mare,che lavorava come presentatrice di un programma di una rete televisiva locale.
    Il pesce palla, sconvolto e triste , pensava : “Ma..una come lei non potrà mai stare con me ! Io sono goffo, ridicolo e grasso! Se le dichiarassi il mio amore rischierei solo di perdere la sua amicizia!!!!!!”
    Allora decise di creare un BlOG per diventare follower del blog ufficiale della stella marina in cui tutti i suoi fans commentavano i suoi post.Si iscrisse con il nickname di Pall8la e subito commentò il blog raccontando del suo amore folle per la più bella creatura marina di tutti i tempi.Quando la stella marina controllò il suo blog si accorse fin da subito di quelle parole così romantiche e si mise alla ricerca dell’autore del commento ma mai avrebbe potuto immaginare che sotto quel nickname si nascondesse il suo migliore amico.Dopo tante discussioni nel Blog , Pall8la decise di rivelare la sua vera identità. La stella marina con le lacrime agli occhi gli confidò che anche lei era follemente innamorata del pesce palla e che aveva avuto paura di perdere la sua amicizia qualora gli avesse dichiarato i suoi sentimenti. Decisero di sposarsi e la stella marina lo assunse nel circo della trasmissione televisiva di cui era presentatrice.

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  48. diamond90 IV anno:

    C'era una volta frog la rana del blog!

    C'era una volta frog la rana del blog
    era una rana molto strana che indossava vestiti di lana
    saltava e mangiava e sul suo blog commentava:
    "ehy voi tutti facciamo una gara di rutti??".
    Gli animali dello stagno
    erano stanchi delle proposte di quella specie di ragno;
    così un giorno mentre era a galla
    sentì sulla sua testa piombare una pesantissima palla
    "aih che dolore,ho bisogno di un dottore!"
    Potito che era svelto
    lo adagiò subito su un letto
    e gli disse:" adesso per favore smettila di fare sempre il professore!"
    "mio caro amico tu mi hai salvato
    e per questo vai ricompensato,
    quando a casa tornerò sul mio blog un post per te scriverò
    mi dispiace di esser stato un ranocchio sgangherato
    la lezione a me impartita direi proprio che è servita!
    Da oggi in poi lo prometto
    non farò più nessun dispetto!"

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    1. Aloisia (IV anno)
      ho scelto questa storia perchè la trovo davvero originale e divertente.

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    2. Scelgo questo racconto per la fantasia del contenuto, per lo spirito ludico che esprime, per il sottilissimo velo ironico e satirico che lo pervade. E poi mi fa pensare ai "Paralipomeni della batracomiomachia" di Leopardi. Complimentissimi!!
      by Fior di Diavola, II anno

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    3. Irelia IV anno
      Ho votato la filastrocca perchè la trovo davvero divertente e sono sicura che anche i bambini, nell'ascoltarla, si divertirebbero un mondo!!

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    4. Voto la tua filastrocca...è molto spassosa e merita davvero di essere letta in aula, inoltre mi colpisce il fatto che si concluda con una piccola lezione di vita. Hero IV anno

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    5. Scelgo la tua storia perché mi piace molto la rima, trovo non semplice comporre versi in rima perciò è da apprezzare chi è riuscito a farlo!
      Gioco Matto
      IV anno

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    6. Voto questa filastrocca perchè è simpaticissima e inoltre in modo semplice e divertente trasmette piccole regole di comportamento! Brava
      Dreamcatcher II anno Gruppo B

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    7. Voto questa filastrocca perché è così divertente e ritmica che si legge tutta d'un fiato!Simpaticissima

      Amazon II anno (gruppo B)

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    8. Voto questa. Bella e divertente, complimenti per le rime.

      Sigifrit (II anno Gruppo B)

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    9. voto la tua filastrocca perché tra le altre proposte in rima è la più ben fatta e molto simpatica, inoltre la trovo appropriata da far leggere ai bambini a scuola che l'ascolterebbero molto volentieri.
      R. Cristinziano (IV anno)

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  49. Alberto è un bimbetto
    e un po' maghetto.
    Ogni cosa vuol cambiare
    stanco del tradizionale.
    Con un colpo di bacchetta
    si diverte a mutar la sua cameretta.
    Il suo letto ora è diventato
    un biliardo tutto colorato,
    la sua lampada di ottone
    è un grande airone.
    A giocar con la palla
    non se ne parla,
    preferisce la bacchetta gialla.
    Ogni cosa che lui cambia
    sul diario ne fa lavagna.
    Stanco della penna
    ora su internet si cimenta.
    Ha creato un blog tutto blu
    e la penna non usa più!

    miriamsims (IV anno Miriam Pasquale)

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    1. GIULIANBA PAGA NICKNAME: RAGGIX
      II anno


      davvero simpatica e divertente. non troppo lunga ma efficace

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    2. Scelgo ancora di votare la rima perchè trovo non semplice comporre versi in rima, è da apprezzare chi è riuscito a farlo!
      Gioco Matto
      IV anno

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    3. Voto questa storia perché, si sa, l'uso della rima richiede un pò più di impegno. E va premiato! (IV anno)

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    4. Decido di votare questa storia per premiare l'impegno e la fantasia che ci vogliono per creare storie in rima divertenti e fantasiose.
      (nickname: Sposty gruppo B secondo anno)

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  50. Storia della palla “blog-blog”


    Ad Isernia era appena iniziata la scuola e i bambini i primi giorni avevano ancora l’opportunità di passare i pomeriggi del doposcuola a giocare con i compagni, nei cortili delle case o per le strade della cittadina.
    Infatti, i compiti ancora non erano stati assegnati e il sole riscaldava con generosità i pomeriggi settembrini.
    In particolare, vi era un gruppo molto vivace di quattro bambini di otto anni che si trastullavano fra un gioco e l’altro, scorazzando per le stradine di Isernia.
    I bambini si chiamavano Francesco, Vincenzo, Michele e Antonio e abitualmente si dilettavano con le partite a pallone, con i videogiochi o con le figurine.
    Ma quello che preferivano fare era giocare a pallone da soli o con gli altri bambini.
    Erano stati sempre ammaliati dalla forma perfetta della palla e dal suo potere rimbalzante.
    Il guizzo che faceva nel momento in cui veniva colpita con il piede, con la testa , con la mano o con qualsiasi altra parte del corpo con cui riuscivano a colpirla era per questi bambini strabiliante.
    Proprio per questa ragione, acquistavano spesso palle dal loro negoziante di fiducia, Mario, che aveva un piccolo negozio di balocchi nel centro storico.
    Era arrivato il momento di cambiare palla e così Francesco, Antonio, Vincenzo e Michele decisero di andare dal signor Mario. Questa volta, volevano una palla colorata, bella e lucida, ma non trovarono quello che volevano, o, per meglio dire, non la trovarono da Mario…
    Infatti, stavano tornando dal negozio dei balocchi, delusi per non aver trovato ciò che volevano, quando all’improvviso iniziarono a sentire un rumore strano che faceva «blog - blog», «blog - blog».
    Guardarono attorno a loro e videro una palla rossa che rimbalzava di qua e di là.
    Si aspettavano di vedere dei bambini che correvano dietro la palla ma non videro nessuno.
    Così, dato che la palla era molto bella, decisero di prendersela.
    Francesco, tese la mano per afferrarla, ma la palla continuò a rimbalzare facendo «blog - blog», «blog - blog», «blog - blog».
    Per i bambini era strano questo rumore, perché tutte le altre palle facevano «zum - zum», «zum - zum», invece questa faceva «blog - blog», «blog - blog» e questa particolarità incentivava il desiderio di averla.
    Ma la palla scappava, finchè dopo essersi stancata si fece prendere daqi bambini che, contenti e soddisfatti, cominciarono a giocarci spingendola con i piedi.
    Ma la palla incominciò a dire: «Ai – ai, mi fate male!».
    I bambini, stupiti, si fermarono, guardarono la palla e scoprirono che parlava.

    continua sotto...

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  51. «Ciao, io mi chiamo Rossella perché sono rossa e voi?»
    I bambini si presentarono meravigliati e anche un po’ impauriti, ma presero subito confidenza con Rossella, che presto chiese loro: «Mi riportate a casa?».
    «Ma dove è la tua casa?» chiesero i bambini.
    La palla disse: «La mia casa è in biblioteca».
    Così, andarono in biblioteca, e la palla li accompagnò in mediateca, dove c’erano dei computer e disse: «Ecco la mia casa, sono uscita da lì, ma non riesco più a rientrare, mia madre mi starà cercando!»
    «Ma la tua casa è il computer, quella scatoletta lì?», chiesero i bambini meravigliati.
    «Si, è proprio quella … ero incuriosita da questo mondo, che vedevvo da lì dentro ogni volta che accendevano la scatoletta e così stamattina ho fatto un grande balzo e senza che nessuno mi vedesse sono uscita fuori!».
    «E come facciamo a farti rientrare?»
    «Non lo so …».
    Allora i bambini iniziarono a lanciare la palla contro lo schermo, ma la palla dopo essere rimbalzata sullo schermo finiva sulla testa dei bambini.
    Finché, dopo vari tentativi, la palla, casualmente, rimbalzò sul bottone di accensione del pc e all’improvviso sparì in un rumoroso “blog”.
    I bambini contenti, ma anche un po’ dispiaciuti per la palla che non c’era più, incominciarono a incuriosirsi e per la prima volta quella scatoletta, di cui la maestra parlava sempre, destò in loro curiosità.
    Così incominciarono a esplorare il computer per cercare Rossella e dopo tanto la trovarono, ma oltretutto nei giorni seguenti a scuola mostrarono di avere ottime capacità nell’utilizzare il pc, che diventò il loro passatempo preferito.


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    1. Ciao...voto la tua storia perché mi ha colpito la tua immaginazione ma anche perché credo che la si possa raccontare ai bambini in classe sottoforma di spettacolo facendo suscitare in loro curiosità e appunto stimolandoli sempre di più nella fantasia.

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  52. Agoraphobic Land è un pianeta lontanissimo, dove nessuno conosce personalmente il proprio vicino di casa perchè nessuno abbandona mai la propria. Su Agoraphobic Land non si va a scuola, si studia sui tablet; non si va al supermercato, la spesa si ordina su Internet; non si interagisce, gli amici si scovano su Facebook.
    Nessuno si incontra faccia a faccia con un proprio simile, si comunica solo tramite social network, e per avere suggerimenti od opinioni ci si confronta sui blog. Ce n'è uno per ogni campo: culinario (meglio il pepe o il peperoncino?), medico (è vero che, a furia di digitare, può venirmi la tendinite?), stilistico (in videochiamata sono più carina con i capelli sciolti o legati?).
    Su Agoraphobic Land c'è un ultimo esemplare di vita animale: Tiago, un cagnolino ormai vecchio, che trascorre i suoi giorni chiuso nella sua cuccia costruitagli dai padroni. Ma Tiago non è mai stato un cane obbediente e, neanche adesso che è vecchio e non ci vede neanche tanto bene, vuol ascoltare i suoi padroni.
    Stanco di poltrire scappa dalla sua cuccia, portando con sè la sua adorata palla blu ma, una volta fuori casa, non sa come nutrirsi per sopravvivere, perchè sul pianeta non ci sono più forme di vita naturali.
    Gigi, il padroncino di Tiago, è disperato per la sua fuga e, pur di ritrovarlo, affronta le sue paure ed esce di casa per cercarlo. Le sue grida attraggono anche gli altri bambini del pianeta che, pur di aiutare il proprio amico "virtuale", escono dalle loro case e si fiondano per le strade... Sentendo voci umane anche il vecchio Tiago, che ormai aveva perso le speranze di sopravvivere, raccoglie le sue ultime forze e raggiunge il bimbo più vicino per chiedere aiuto.
    Tiago viene così salvato e tutti i bambini, commossi dalla sua storia decidono, a turno, di giocare con lui e con la sua amata palla blu per le strade di Agoraphobic Land, fino a ripopolarle di passi e urletti che danno dimostrazione di apprezzare la vita all'aria aperta, il gioco e il confronto collettivo.

    risikolive (Ivana Guerra)

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  53. Un giovane astrofisico di nome James Giordan, nei suoi recenti studi, ha scoperto che fra circa un anno e tre mesi, una PALLA di fuoco, proveniente da un paese sconosciuto, si schianterà sulla terra!Inizialmente non fu creduto da nessuno,amici e parenti lo credevano matto, così lo scienziato ripose le sue speranze nella tecnologia. Aprì un BLOG. Per prevenire la catastrofe e avvisare tutti, rese pubblica la notizia, mettendo in allarme tutte le nazioni. Lo scienziato acquistò credibilità, i suoi post relativi alla scoperta furono bombardati di commenti. La notizia si divulgò così tanto che gli scienziati di tutte le nazionalità si radunarono al fine di cercare una soluzione, capace di prevenire e contrastare la catastrofe.

    merendine92 (Alessandra Rigione Pisone II anno)

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  54. Palla,pallina...il blog si avvicina!
    Un bel giorno di ottobre nella prima lezione di laboratorio di metodologie del gioco e dell'animazione,il prof B. ci ha proposto un lavoro, particolare ,basato sul gioco....in particolare i videogames.Tutto ciò comprendeva alcune missioni da superare,ma per fare questo dovevamo creare un blog...all'udire ciò tutti gli altri studenti mormorarono...perchè nessuno sapeva come fare!!!!Anzi la sottoscritta all'inizio ha subito pensato:"Sarà sicuramente una palla!".E, invece, una volta che mi sono messa all'opera ...beh..devo ammettere che mi sono dovuta ricredere ,perchè è stato molto interessante e divertente!
    Marilyn (II anno)

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  55. Febbraio 2013.
    Una dolce bambina di 12 anni festeggia il proprio compleanno, quando arriva il momento tanto atteso dei regali la zia le regala una bellissima palla con cui poter giocare nel giardino di casa con la sorella più grande. La bambina sorride ed è felice del regalo ricevuto, ma la sua passione è un' altra... Scrivere! Una passione che le nasce insieme a quella per la tecnologia. è una bambina molto intelligente e piena di idee, stimolata dalla voglia di comunicare agli altri ciò che pensa. Ma ora è il turno dei genitori, che dopo lungo tempo decidono di accontentare la bambina e di regalarle un computer, piccolo, ma che potesse soddisfare il suo bisogno di scrivere. Così la bambina da quel giorno tiene un blog tutto suo dove ha milioni di visitatori che le scrivono e partecipano alle sue magnifiche storie.
    Marita Cinqui II anno

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  56. In un tempo non molto lontano si estendeva su una montagna altissima un piccolo paese molto bizzarro. Ogni edificio aveva una forma ed un colore del tutto originale, le strade erano candide e soffici come lo zucchero a velo, il cielo era dipinto di colori caldi come il rosa di giorno e l'arancione di sera. Era un posto fantastico! Flavio era molto contento di vivere lì, ma ogni volta che tornava a casa dopo un'intensa giornata con gli amici, stanco andava a letto e tra le coperte, nel buio della sua stanzetta diveniva pensieroso...Ciò che immaginava e desiderava, con tutto se stesso, era scoprire nuovi mondi, diversi dal suo, belli o brutti, non importava, desiderava solo conoscerli!
    Non sapeva di certo che questo suo desiderio si sarebbe presto avverato!
    Il giorno del suo compleanno, Flavio, ricevette in dono dai suoi genitori un regalo molto speciale: una palla. Non si trattava, però, di una palla qualsiasi, infatti, essa era capace di esprimere i desideri più nascosti che un uomo celava dentro di sé.
    Non tutti i desideri potevano realizzarsi, ma soltanto quelli utili alla crescita di chi li avrebbe espressi!
    Flavio, allora, prese con sé la palla e nel segreto delle sua stanzetta, la strinse forte tra le mani e con gli occhi chiusi espresse quello che più desiderava: vedere ed esplorare luoghi diversi dal mondo che egli conosceva. Tutto a un tratto la palla cominciò ad illuminarsi, la luce diveniva sempre più intensa, tanto che da essa esplose un fascio di luce. Flavio spaventato seguì con lo sguardo la luce che sembrava colpire proprio il suo computer sopra la scrivania! Mentre Flavio si avvicinò al suo computer, questo si accese e in un lampo si aprì un Blog! Flavio, attonito, non comprese immediatamente cosa significasse tutto ciò, ma nei giorni seguenti esplorando il blog cominciò a conoscere altri bambini, nuovi amici provenienti da luoghi molto lontani dal suo e in questo modo giorno dopo giorno poté finalmente crescere e arricchire le sue conoscenze attraverso i loro racconti, le loro foto, i loro modi diversi di vivere e di pensare.
    La palla aveva concretizzato in un solo gesto tutto ciò che Flavio desiderava. Ora era possibile avere a disposizione il mondo intero, non c’erano più barriere, né frontiere per Flavio, che libero, poteva appagare ogni sete di conoscenza.

    Giùlemaschere (IVanno)

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    1. Voto questo racconto perchè unisce il genere fantasy al tema molto attuale dell'interculturalità! Bello!

      Eufrosine.82 (IV anno)

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  57. Quando si dice la fortuna….
    Me ne stavo per i casi miei seduta sul muretto della villa comunale di Frosolone ad osservare quel paio di passerotti beccare le molliche di pane che poco innanzi avevo tratto dalla mia borsa . Era il muretto delle mie riflessioni: cosa scrivo sul blog questa settimana??? Un argomento che mi metteva ansia e che mi creava dei vuoti di fantasia. All’improvviso un “blog”…. Una palla scagliata da alcuni bambini che giocavano a poca distanza mi colpiva al centro del viso. Si proprio blog aveva fatto quel rumore, né bang né beng né sbang. Proprio “blog”…. Il mio cervello si era di colpo svegliato e mi era tornata di colpo la creatività.
    Presi la palla la bacia ringraziai i bambini increduli e corsi a casa al computer a scrivere questa storia….


    Liretta (Liberatore Maria Filomena)

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  58. I fidanzati

    Un trottolino e una palla stavano in un cassetto insieme ad altri giocattoli. Il trottolino propose alla palla di diventare la sua fidanzata ma la palla non accettò. Il trottolino continuò ad insistere dicendole che sarebbero stati davvero una bella coppia poiché lui danzava e lei saltava. Un giorno però una fata fece su di loro un incantesimo, l'amore trionfò e la palla e il trottolino vissero per sempre felici e contenti in un paese incantato chiamato Blog.

    Nickname: Maggie
    II anno, Gruppo B

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    1. Nickname: Maggie
      II anno, Gruppo B

      Con un pizzico di presunzione ma con tanta autostima e volontà di migliorare (in quanto so di non aver dato il massimo)scelgo la mia storia.

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  59. Un giorno il mio cagnolino Milo trovò in giardino una palla.
    Era una palla molto particolare, di un rosa acceso con tante stelline!
    Subito pensai che potesse appartenere ad una bambina che,per caso,l'aveva smarrita.
    Decisi allora di creare un blog e di postarci la foto della palla,per poterla restituire al proprietario.
    Qualche giorno dopo mi chiamò la madre di una bambina di nome Emy, aveva visitato per caso il blog e aveva notato la foto della palla e riconobbe subito che era il gioco preferito di Emy, smarrito pochi giorni prima.
    La bimba venne a casa mia a recuperare la sua palla,e grazie ad un blog non solo ritrovò il suo gioco preferito ma divenne molto amica del mio cagnolino Milo

    Νίκη II anno

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  60. PALLA FAMILY E BLOG

    In un piccolo paesino canadese, tra le verdi colline e le cime innevate, un pomeriggio d'ottobre ritornò la curiosa famiglia Palla, che per lunghi anni era stata altrove. Tutti si chiedevano il motivo del ritorno, perché, rotolando giù dai monti, scomparvero improvvisamente. Era un luogo ormai dimenticato ma in passato tanto amato, per i meravigliosi paesaggi che si potevano ammirare. La famiglia era composta da mamma Palla, i gemelli Gol e Strike e l'ultima nata, Biglia. Mancava papà Ball, ripartito per New York dove si occupava della creazione di nuovi strumenti di comunicazione. Il suo sogno era, infatti, quello di portare nel suo paesino natale una grande novità, che lo avrebbe risollevato dal totale buio dell'abbandono. Qualcosa che poteva riconquistare le città vicine per spingerle a ritornare, apprezzandolo come un tempo. Il grande giorno arrivò. Mamma Palla, trepidante di gioia, accolse papà Ball, che non stava nelle pelle per raccontare le ultime avventure newyorkesi. Aveva qualcosa di veramente magico da proporre! Un nuovo modo di comunicare e conoscere tanta gente. Era Blog, uno spazio virtuale che ognuno poteva avere, una specie di diario personale dove annotare ciò che vuoi. Un giornale per parlare con gli altri e raccontarsi, utilizzando un semplice computer e aprendo la tua mente. Tutti accolsero con entusiasmo la grande novità, ognuno pensava che avrebbe giovato l'intero paese facendolo rinascere davvero. Tutti erano felici, si sentivano più liberi di esprimersi, meno soli e tristi. La famiglia Palla, gioiosa e soddisfatta, fece costruire diverse cabine sferiche, dove poter entrare e collegarsi facilmente con i paesi confinanti, attraverso il Blog dell'amicizia.

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    1. Il mio voto va a questa storia: i nomi dei componenti della famiglia sono molto simpatici e la storia nel complesso è molto carina!!

      Eufrosine.82 (IV anno)

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    2. Ho votato questa storia perché mi ha colpito molto la capacità creativa di Trilly di far entrare in simbiosi la realtà con l'immaginazione!!!

      Puffetta:) (II anno)

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  61. C'era una volta un topolino chiamato Scrat che si era trasferito da poco nella città di Muoselandia,città dove vivevano le famiglie dei topi più ricchi. Era molto triste perchè nessuno voleva passare del tempo con lui, nemmeno per mangiare un pezzetto di formaggio insieme oppure per tirare due calci alla PALLA. Il motivo di questa esclusione era dovuto al fatto che Scrat non aveva come tutti gli altri i soldi per permettersi un IMouse oppure un ICat. Ogni giorno qualdo andava a scuola era vittima di dispetti da parte dei suoi compagni e quando provava chiedere se anche lui poteva fare una partita a PALLA come risposta riceveva in coro un sonoro "NO".
    Scrat era molto intelligente e da tanto tempo gli frullava per la testa un'idea:creare un social network chiamato Cheesebook capace di mettere in contatto tutti i topolini del mondo. Decise di aprire un BLOG dove pubblicò l'idea. Dopo una settimana il BLOG venne visualizzato da un famosissimo programmatore che chiese a Scrat di vendergli il progetto e in cambio gli avrebbe dato tantissimo denaro più 50 kg di formaggio.
    Il topolino accettò l'offeta e divenuto molto ricco si stabilì in un'altrà città dove trovò dei compagni più gentili disposti a giocare a PALLA e a passare del tempo con lui senza pensare a quale status sociale appartenesse.
    Nickname: ciuffi.ciuffi17
    2 anno, gruppo B

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    1. Voto questa storia perché è molto creativa. Mi ha colpito la capacità di inventare il nome della città... Mi piace molto anche per l'accostamento con la realtà!

      dreamer(II anno, gruppo B)

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  62. Palla family e Blog

    In un piccolo paesino canadese, tra le verdi colline e le cime innevate, un pomeriggio d'ottobre ritornò la curiosa famiglia Palla, che per lunghi anni era stata altrove. Tutti si chiedevano il motivo del ritorno, perché, rotolando giù dai monti, scomparvero improvvisamente. Era un luogo ormai dimenticato ma in passato tanto amato, per i meravigliosi paesaggi che si potevano ammirare. La famiglia era composta da mamma Palla, i gemelli Gol e Strike e l'ultima nata, Biglia. Mancava papà Ball, ripartito per New York dove si occupava della creazione di nuovi strumenti di comunicazione. Il suo sogno era, infatti, quello di portare nel suo paesino natale una grande novità, che lo avrebbe risollevato dal totale buio dell'abbandono. Qualcosa che poteva riconquistare le città vicine per spingerle a ritornare, apprezzandolo come un tempo. Il grande giorno arrivò. Mamma Palla, trepidante di gioia, accolse papà Ball, che non stava nelle pelle per raccontare le ultime avventure newyorkesi. Aveva qualcosa di veramente magico da proporre! Un nuovo modo di comunicare e conoscere tanta gente. Era Blog, uno spazio virtuale che ognuno poteva avere, una specie di diario personale dove annotare ciò che vuoi. Un giornale per parlare con gli altri e raccontarsi, utilizzando un semplice computer e aprendo la tua mente. Tutti accolsero con entusiasmo la grande novità, ognuno pensava che avrebbe giovato l'intero paese facendolo rinascere davvero. Tutti erano felici, si sentivano più liberi di esprimersi, meno soli e tristi. La famiglia Palla, gioiosa e soddisfatta, fece costruire diverse cabine sferiche, dove poter entrare e collegarsi facilmente con i paesi confinanti, attraverso il Blog dell'amicizia.

    Nickname: Trilly
    II anno

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. voto questa storia perchè la trovo interessante ma leggera semplice e lineare, mi piace molto! complimenti!!!
      indovinachi? secondo anno gruppo B

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    3. La storia è scritta in stile inglese e concorda con l'ambientazione, particolare che rende il racconto semplice da leggere e comprendere da un gruppo di bambini, ma li abitua comunque ai diversi stili letterari. Ottima idea per spiegare la nascita dei nuovi mezzi di comunicazione utilizzando la fantasia.
      Papisha II anno

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    4. Ho scelto questa storia perchè fa capire l'importanza delle tecnologie e come cambiano le cose con il loro utilizzo.

      Daisy II anno gruppo B

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  63. Grazie per le vostre storie. Non pensavo che ci fosse così tanta creatività, complimenti!

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  64. Giuliana paga nickname: raggix

    3 binomio fantastico
    blog/palla

    Non è certo facile realizzare un mondo fantastico, surreale e creativo. La creatività spezza la routine della solita vita stressante di un uomo comune: uomo normale, intellettuale, goffo ecc..
    Mica è semplice affacciarsi al balcone di casa e di immaginare di essere in un mondo inesistente dove tutto è possibile e dove l' impossibile non fa parte della vita?
    Eppure il computer, la grande invenzione del nostro secolo può fare tutto ciò?
    Eh sì ragazzi l' ora dell' impossibile, è già in noi?
    La vita stessa è fonte di sé stessa.
    Il mondo in cui vivo è il mondo del blog ma il blog, non è ciò che tu credi di conoscere.
    Il blog sono io. Mi chiamo Sara Blog, posso vede re tutto ciò che è inimmaginabile, posso spiarti ,posso toccarti e posso creare, creare te, o mio angelo!!!
    Il blog è una persona in carne ed ossa, ne esistono al mondo circa 700. Le persone nate in blog sono poche ed hanno un solo scopo nella loro vita, renderla migliore.
    Io blog Sara ho circa 22 anni e come potete vede re sono bruna con occhi verdi, cammino tranquillamente per la città, passeggio, prendo il gelato come voi. Ma qual' è il mio scopo nella vita, vi chiederete?
    Aiuto le persone ad incontrarsi a conoscersi e a socializzare, infatti viaggio molto, infatti la cosa più bella che ho fatto nella mia vita è stata quella di giocare a palla avvelenata.
    Tutto era sotto il mio controllo fin quando il mondo si ribella a noi 700, è la fine!
    Ho trovato al soluzione! Dove? Dentro di me.
    Io, Sara, entro dentro di me e trovo un mondo nuovo, dove tutto ciò che voglio è il mio possesso. Il mio grande potere è la mia palla. Vi chiederete cosa sia! E' tutto ciò che voglio, e tutto ciò che desidero si trasforma nei miei desideri ed emozioni.
    Unisce tutti i blogger e l' inizio di una nuova "ERA" è cominciata.
    Non esiste il mondo come tu comune mortale sei abituato a vedere. Siamo tutti "BLOG"! Ed io vivo perché è il mondo che non può vivere senza di me.
    "W il BLOG"!

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    1. Il post è inserito in ritardo soltanto perché avevo messo tutte le missioni nella numero due (anagramma) in quanto il professore non le aveva ancora pubblicate tutte nel blog!

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    2. Voto per questa storia perché ha un qualcosa di surreale, quasi spaventa un pò. Nell'immaginare Sara-blog a spasso per il mondo, mi vengono in mente le atmosfere dei quadri di De Chirico. Bello.
      by Fior di Diavola, II anno

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  65. Binomio Fantastico: "PALLA" "BLOG"

    Bello il mondo di oggi posso scrivere nel web qualsiasi mio pensiero, stato d'animo e in breve persone che mi conoscono in real life e non commentano con consigli o feedback negativi o positivi, la tecnologia del blog è davvero una cosa favolosa.
    Anche se ad ammetterlo il blog spesso mi trascina in un mondo in cui non sono più io e poco a poco o per meglio dire palla dopo palla divento sempre meno io e più chi vorrei essere.
    Per questo ho deciso di intraprendere un viaggio di disintossicazione e di ritrovamento del se.

    ( scritto sul muro della clinica di blog terapia e disintossicazione da social network di Roma nel 2067 )

    Sigifrit (II anno gruppo B)

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